Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Perché i profughi siriani lasciano la Siria?

Con il numero di rifugiati e richiedenti asilo-politico che ha superato la soglia dei 4 milioni (con altri 8 milioni che, in Siria, sono stati costretti ad abbandonare case e città), il Washington Post ha provato a evidenziare quali sono le vere motivazioni di questo esodo. Attraverso un questionario condotto in un campo profughi dell’ UNHCR in Turchia su 256 siriani – in un lasso temporale che va dal gennaio 2014 al marzo 2015 – è stato redatto un grafico che mostra le ragioni che hanno spinto civili e ribelli ad andarsene.

Per i civili la motivazione più comune è risultata essere la pericolosità della vita in Siria – “troppo rischioso restare” – (circa il 57%) che figura anche come motivazione principale (40% dei casi). Molto alte le percentuali anche di persone convinte da familiari o amici a lasciare il Paese e quelle economiche: costo della vita troppo alto o esproprio della casa da parte del governo. Dal sondaggio del Post è emersa anche la motivazione principale dei tanti ex-combattenti che sono fuggiti. Il 71% ritiene di non avere le competenze necessarie per combattere.

Ritornerebbero in Siria? La maggior parte dei civili no, pur non avendo nessun progetto reale per il futuro. Qualcuno, tra i militari, seppur al momento molto demoralizzato, ritornerebbe nel caso ci fossero maggiori speranze di vittoria contro l’Isis.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.