Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione
100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.

Nel 2014 Anne Hidalgo diventava sindaca di Parigi per la prima volta. All’epoca, la città era una delle più inquinate d’Europa, la qualità dell’aria restava pessima per lunghissimi periodi dell’anno. Hidalgo decise che l’unica cosa utile e immediata da fare fosse procedere alla pedonalizzazione di quante più zone possibili della città.
Dieci anni dopo, più di 100 strade di Parigi sono state chiuse al traffico. Migliaia di posteggi per le automobili sono spariti, spesso sostituiti da alberi e dalle piste ciclabili che hanno fatto di Parigi una delle città più vivibili del mondo per i ciclisti. I limiti di velocità sono stati abbassati parecchio, le strade vicino a luoghi sensibili come le scuole sono state anche queste chiuse al traffico. L’ovvia conseguenza delle politiche di Hidalgo è stata una diminuzione del traffico automobilistico. L’ovvia conseguenza di questo fatto è stata la diminuzione dell’inquinamento dell’aria (e, va da sé, degli incidenti in auto).

Airparif, un’organizzazione che monitora costantemente la qualità dell’aria di Parigi, ha recentemente pubblicato una ricerca che conferma la bontà delle scelte fatte dalla sindaca dieci anni fa (e anche dalle amministrazioni precedenti, che già aveva iniziato a cambiare la viabilità cittadina). Dal 2005 a oggi, la quantità di agenti inquinanti nell’aria di Parigi si è dimezzata: i livelli di PM 2.5 sono scesi del 55 per cento, quelli di biossido di azoto del 50 per cento. Tra le capitali d’Europa, oggi Parigi non sarà (ancora) una di quelle con la migliore qualità dell’aria ma è sicuramente quella nella quale questo dato è migliorato di più e più velocemente.

Da "Abitare Futuro", il nuovo numero di Urbano, dieci domande a Carlo Ratti sulla prossima Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che più di tutte le edizioni precedenti coinvolgerà la città come fosse un’unica, enorme arena di incontro di pensieri e nuove idee.