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21:19 sabato 25 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes

Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.

10 Settembre 2025

OpenAI vuole provare a Hollywood e al mondo dell’intrattenimento che l’intelligenza artificiale può rivoluzionare il cinema e per farlo sta lavorando al suo primo film originale. S’intitola Critterz, è un film d’animazione e, come raccontato dal Wall Street Journal, l’intenzione sarebbe quella di presentarlo al prossimo Festival di Cannes. Per passare a Cannes però, da regolamento, bisogna essersi assicurati una distribuzione nelle sale francesi.

I numeri di Critterz sono importanti, soprattutto per la loro distanza dai tempi medi di lavorazione di un film d’animazione: nove mesi al posto dei tre anni che un progetto di questo tipo di solito, un budget di 30 milioni di dollari e una trentina di persone al lavoro per scrivere la sceneggiatura e creare bozzetti dei personaggi che fungeranno da prompt a ChatGPT per creare le sequenze animate. A capo del progetto c’è Chad Nelson, uno dei creativi di OpenAI, che un paio di anni fa aveva lanciato l’idea di un corto dedicato a delle creature silvane costrette a imbarcarsi in una grande avventura dopo che il loro villaggio veniva distrutto. Il corto, realizzato nel 2023 con DallE, è stato via via rifinito con le versioni successive del software e si può vedere nel sito ufficiale dedicato. Nel breve filmato facciamo la conoscenza di alcuni Critterz, pelosi  ibridi di vari animali dall’aspetto tenero e buffo, mentre chiacchierano con un documentarista inglese che vorrebbe realizzare un film a loro dedicato. Alla sceneggiatura del lungometraggio, che espanderà questo soggetto, insieme a Nelson sta collaborando parte del team che si è occupato di Paddington in Perù, mentre ancora non si sa nulla degli attori che dovrebbero prestare la propria voce al progetto. 

È evidente come Critterz sia la contromossa di OpenAI dopo che Hollywood, via sindacati degli artisti, ha implementato tutta una serie di regole per regimentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale sui set. Le major e i giganti dello streaming stanno già utilizzando l’AI, ma in maniera guardinga, preoccupati di suscitare le ire di star e creativi. Se OpenAI con Critterz ottenesse un buon riscontro di critica e pubblico, potrebbe forzare la mano verso un utilizzo più ampio dei suoi prodotti nella realizzazione dei film mainstream.

Il progetto però dovrà affrontare anche molte incognite, inoltrandosi in una terra inesplorata dell’intrattenimento. La prima è legata a come dividere eventuali ricavi del progetto tra i collaboratori umani che ci stanno lavorando, dato che i carichi di lavoro sono ovviamente differenti rispetto a un film animato tradizionale. C’è poi l’enorme problema relativo al copyright dell’opera: essendo generata da un’intelligenza artificiale, al momento Critterz non può essere protetto dalle leggi in materia, lavorando su uno sterminato corpus di dati e informazioni precedenti. Anzi: semmai potrebbe essere messa in dubbio l’autenticità dello Critterz, perché non è dato sapere se nell’animare le sequenze del film l’AI “prenderà spunto” da opere precedenti che sono state date in pasto più o meno lecitamente alla stessa intelligenza artificiale. Sono infatti in corso già alcune cause legali tra le major hollywoodiane e alcuni sistemi di generazione d’immagini e video con l’intelligenza artificiale accusati di aver utilizzato opere protette da copyright per l’addestramento delle macchine.

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