L'artista tedesca porta negli spazi di Osservatorio, in Galleria Vittorio Emanuele II, un progetto che intreccia fisica quantistica, IA e archeologie sommerse.
Il nuovo film di Scorsese con DiCaprio uscirà nel 2023
Tratto dal bestseller Killers of the Flower Moon: The Osage Murders and the Birth of the FBI di David Grann, il dramma western con Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Lily Gladstone e Jesse Plemons uscirà nel 2023. C’è stato un momento in cui si è pensato che il film potesse uscire un po’ prima, e cioè entro la fine del 2022, per via di un cambiamento nella strategia Apple dovuto al famoso schiaffo di Will Smith agli Oscar e quindi alla sospensione dell’uscita del dramma sulla schiavitù con Smith protagonista Emancipation, diretto da Antoine Fuqua. Ma come ha annunciato Variety, l’uscita di Killers of the Flower Moon è confermata per il 2023.
Il film, definito da Scorsese come “il suo primo western”, è ambientato in Oklahoma nel 1919 e racconta la storia del Regno del Terrore di Osage (dal 19010 al 1930), un periodo in cui si susseguì una lunga serie di omicidi dei membri della Osage Nation, nativi americani che vennero uccisi in quanto proprietari di terre ricche di petrolio. Al centro della storia ci personaggi interpretati da Leonardo Di Caprio, che veste i panni del nipote di un ricco proprietario terriero (Robert De Niro) e Lily Gladstone, una donna di etnia Osage che si innamora di lui. Jesse Plemons è invece l’agente che indaga sugli omicidi. La sceneggiatura è scritta da Eric Roth e dallo stesso Scorsese. Oltre al regista i produttori sono Dan Friedkin e Bradley Thomas di Imperative Entertainment, Leonardo DiCaprio e Appian Way Productions.
Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
L’opera prima del regista, adattamento del Poema a fumetti di Dino Buzzati, mescola live action, animazione e musica per creare un mondo e un linguaggio con pochi eguali nella storia recente del nostro cinema.