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La Russia sta vivendo una crisi delle patate senza precedenti  Il raccolto è stato pessimo e neanche le importazioni dall’alleata Bielorussia riescono a risolvere la carenza di ortaggi.
Anche Spagna e Francia dichiarano guerra al fumo all’aperto In arrivo divieti di fumo in parchi, spiagge e anche nelle terrazze di bar e ristoranti per tutelare i bambini.
Haribo ha ritirato delle caramelle perché contenevano cannabis e non Coca Cola Nei Paesi Bassi una coppia ha portato i dolciumi alla polizia dopo che i figli hanno cominciato a comportarsi in maniera strana.
Kevin Costner è stato denunciato da un’attrice per una scena di stupro non prevista durante le riprese di Horizon Un episodio che ricorda molto quello che successe a Maria Schneider sul set di Ultimo tango a Parigi.
Dopo 60 anni a Mosca è stato inaugurato un nuovo monumento dedicato a Stalin Si trova nella stazione della metropolitana Taganskaya ed è l'esatta riproduzione di un monumento "perso" nel 1966.
Per prepararsi al ruolo di giurata del Booker, Sarah Jessica Parker ha detto che sta leggendo due libri al giorno Ha preso molto sul serio il ruolo, che prevede la lettura di 170 libri entro il 29 luglio.
In Slovacchia hanno deciso che la soluzione al problema degli orsi è mangiarli Ce ne sono troppi nelle foreste del Paese e il governo vuole diminuirne drasticamente il numero, anche se si tratta di una specie protetta.
A causa della crisi climatica un ghiacciaio in Svizzera è collassato e ha distrutto un intero villaggio Il sistema di monitoraggio ha permesso di evacuare per tempo il paese, ma il disastro di Blatten potrebbe ripetersi presto.

Netflix ha costruito un riproduzione perfetta della Cappella Sistina e poi l’ha distrutta

24 Agosto 2022

Nel film Netflix del 2019 I due papi, la storia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI e dell’ascesa al soglio pontificio di Francesco, c’è una scena in cui il vecchio e il nuovo Pontefice si incontrano e parlano di peccato, perdono e assoluzione davanti al Giudizio universale di Michelangelo. L’affresco faceva parte di una perfetta riproduzione della Cappella Sistina, realizzata appositamente per il film – e per quella scena in particolare – e costata cinque milioni di dollari. Anthony McCarten, lo sceneggiatore che per I due Papi è stato anche nominato all’Oscar, ha raccontato ad Artnet che la riproduzione usata sul set era poco più grande della vera Cappella Sistina, e che subito dopo la fine delle riprese è stata distrutta. «Un crimine», così McCarten ha definito questa scelta. Netflix, contattata da Artnet per un commento, non ha ancora fatto dichiarazioni sulla questione.

Il compito di realizzare questa copia della Cappella Sistina era stato affidato al production designer Mark Tildesley. La sua prima preoccupazione fu trovare un modo di riprodurre proprio il Giudizio universale di Michelangelo, “sfondo” di una delle scene fondamentali del film. Per farlo, Tildesley assunse un team di pittori specializzati nella riproduzione di classici rinascimentali. Il metodo usato per ricreare le peculiarità dell’affresco era estremamente raffinato e complicato: gli artisti dipingevano a mano le figure ritratte nel Giudizio universale, figure che venivano poi fotografate e queste foto infine stampate usando una pellicola di plastica. La pellicola veniva poi “attaccata” alla copia dei muri della Cappella Sistina e coperta con una sostanza chimica che permetteva che i pigmenti usati nella colorazione filtrassero attraverso la pellicola stessa e si posassero sul muro, proprio come in un affresco vero e proprio. Una tecnica che ha reso questa usata per il film Netflix probabilmente la migliore copia del Giudizio universale mai realizzata. Come scrive Cristina Ruiz su Artnet, in generale, più bella della Cappella Sistina usata sul set de I due papi c’è solo la Cappella Sistina che si trova in Vaticano.

La riproduzione della Cappella è stata costruita interamente a Cinecittà e, date le sue dimensioni, era impossibile conservarla lì negli studi o spostarla altrove. Stando a quanto ne sappiamo, però, Netflix non ha nemmeno cercato una soluzione alternativa alla distruzione. «L’industria cinematografica sa essere crudele, in certi casi», ha detto McCarten. «Costruiamo questi enormi, enormi pezzi di storia e, una volta che abbiamo finito di girare, usciamo da set, saliamo in macchina e, mentre ce ne andiamo, sentiamo il rumore dei martelli. Un lavoro che ha richiesto così tanta cura per essere realizzato, viene distrutto in un’ora. L’unica cosa che si può fare è non guardare, è una cosa troppo dolorosa».

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