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16:54 giovedì 18 settembre 2025
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar per il miglior film internazionale.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 

I musei di Vienna hanno aperto un account OnlyFans

18 Ottobre 2021

È successo un po’ a tutti di provare a condividere su Facebook o Instagram un’opera d’arte in cui compaiono dei corpi nudi per poi ritrovarsi accusati di aver violato le linee guida. Succede anche ai musei. A luglio di quest’anno, l’account TikTok dell’Albertina di Vienna è stato sospeso e poi bloccato per aver condiviso delle immagini di Nobuyoshi Araki in cui si intravedeva un seno. Già nel 2018 il Leopold Museum si era imbattuto nei problemi relativi alla sua collezione di Egon Schiele, ritenuta troppo audace per le campagne pubblicitarie negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania. Sono solo due casi tra tantissimi, e le restrizioni non fanno distinzione tra arte antica, moderna e contemporanea. Nel 2018, la statua della Venere di Willendorf è stata rimossa da Facebook dopo essere stata considerata pornografica. Dopo anni di sospensioni e blocchi, i musei si sono rotti e hanno trovato una soluzione, aprire un account OnlyFans: eccolo qui. Ogni opera è dotata di una breve spiegazione, per vederla bisogna iscriversi, il prezzo dell’abbonamento è di 5 dollari al mese.

Una soluzione è possibile grazie al ritiro del divieto posto dalla piattaforma che alcuni mesi fa avrebbe voluto a sua volta vietare «qualsiasi contenuto sessualmente esplicito», possibilità scongiurata dall’insurrezione dei creator di contenuti per adulti che hanno rischiato di trovarsi improvvisamente senza lavoro. Tutto è tornato normale anche se l’episodio ha ricordato a molte persone che si sostengono esclusivamente con quel tipo di contenuti la precarietà della loro condizione. A supporto di OnlyFans come ultima oasi di libertà e in protesta contro la censura artistica su altre importanti piattaforme tra cui Instagram, Facebook e TikTok, i musei di Vienna hanno deciso di aprire un loro account. Helena Hartlauer, portavoce dell’ente per il turismo di Vienna, ha spiegato al Guardian il perché di questa scelta, sottolineando come per la città e le sue istituzioni fosse «praticamente impossibile» utilizzare alcune delle opere d’arte di nudo più famose – basti pensare all’autoritratto di Schiele del 1910 – nei materiali promozionali. Per incoraggiare gli amanti dell’arte a visitare “Vienna’s 18+ content” e riportare i visitatori in città dopo la chiusura del Coronavirus, i primi abbonati riceveranno una Vienna City Card o un biglietto d’ingresso per vedere una delle opere d’arte in una galleria.

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