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In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica 

A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

13 Giugno 2025

Se Montgat piange, Barcellona non ride: dista solo quattordici chilometri dalla città catalana il piccolo centro che ha visto obliterate le proprie spiagge in appena un decennio. El Paìs ha ricostruito in un lungo reportage come la crisi climatica e l’innalzamento del livello del mar Mediterraneo abbiano messo in ginocchio l’economia del piccolo centro spagnolo votato al turismo estivo, che fino a prima della pandemia poteva contare su chilometri di spiagge dorate. Con il rischio che Montgat sia solo il primo centro catalano a subire questa sorte. 

Oggi le scalette che fino a pochi anni fa portavano dalla promenade alla battigia danno direttamente sulle onde, la spiaggia inghiottita dalle onde del mare. Dei cinque bar sulla spiaggia che pagavano ogni anno 5 mila euro di licenza al Comune, non ne rimane nessuno: non c’è più spazio in cui “metterli”. Rimane solo un piccolo tratto di sabbia che l’amministrazione locale vorrebbe salvare installando dei frangionde sul fondo del mare, ma bisogna fare in fretta e non è detto che basti. 

Per l’economia locale, basata come detto sul turismo, il colpo è stato durissimo: ristoranti, parcheggi e bar sono vuoti, perché nessuno va a Montgat per godersi il mare se non si può rilassare in spiaggia. Molte attività storiche locali in attività da decenni non escludono di dover presto chiudere i battenti. Nonostante le tasse per i residenti siano aumentate anche del 50 per cento, c’è un buco nel bilancio comunale di oltre un milione di euro l’anno per i mancati introiti dal turismo. Una soluzione potrebbe essere ricostruire con nuova sabbia la costa, ma sarebbero necessari oltre trecentonovantamila metri cubi di sabbia, il cui trasporto è al momento troppo dispendiosa per le casse vuote di Montgat. 

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