Hype ↓

Il MoMA ospiterà una retrospettiva su Fellini

12 Novembre 2021

A Federico Fellini verrà dedicata dal MoMA di Manhattan una retrospettiva al centro cinematografico Debra and Leon Black Family in collaborazione con Cinecittà. Il ciclo prevede la proiezione di tutti i capolavori del regista originario di Rimini. L’evento prevede la proiezione dei restauri 4K di tutti i 21 lungometraggi di Fellini insieme a tre cortometraggi molto rari. Ovviamente compaiono in programmazione 8 1/2 e La dolce vita, mentre aprirà le danze I Vitelloni, il film parzialmente autobiografico che segue le vicende di un gruppo di cinque giovani scapestrati, a cui segue una versione restaurata recentemente in 4K da Cinecittà di La strada, il primo film in lingua straniera a vincere un Oscar nel 1954, anno in cui venne istituita la categoria, oltre che i lavori più recenti come I Clown e La città delle donne del 1980.

Come riporta Variety in esclusiva, Federico Fellini è organizzata da La Frances Hui, curatrice del dipartimento di cinema del MoMA, e da Camilla Cormanni e Paola Ruggiero di Cinecittà. «Non c’è miglior tributo a un titano del cinema come Fellini di una retrospettiva completa di tutti i suoi film completamente restaurati in 4K», ha commentato la curatrice, Hui: «Il pubblico, specialmente quello più giovane che non è mai stato esposto alla sua filmografia, avrà l’opportunità di vedere i film per la prima volta sul grande schermo. Siamo onorati di presentare questa retrospettiva con Cinecittà, l’iconico studio romano dove sono stati girati la maggior parte dei film di Fellini. Nel corso di molti decenni le sue visioni distinte sono state realizzate sui teatri di posa di Cinecittà ed è un privilegio celebrare questa relazione qui al MoMA», ha concluso. 

Articoli Suggeriti
John Baldessari e la fotografia come sabotaggio del senso comune

La mostra No Stone Unturned, dal 6 maggio alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è un invito a cambiare prospettiva e a non fidarsi né del primo sguardo né dell'ultimo.

Nell’era del riscaldamento globale, tutti i romanzi sono romanzi climatici

È un genere esploso negli ultimi dieci anni ma che forse è stato già superato dai fatti: la crisi climatica ormai è parte della nostra quotidianità e la narrativa non può che adattarsi di conseguenza.

Leggi anche ↓
John Baldessari e la fotografia come sabotaggio del senso comune

La mostra No Stone Unturned, dal 6 maggio alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è un invito a cambiare prospettiva e a non fidarsi né del primo sguardo né dell'ultimo.

Nell’era del riscaldamento globale, tutti i romanzi sono romanzi climatici

È un genere esploso negli ultimi dieci anni ma che forse è stato già superato dai fatti: la crisi climatica ormai è parte della nostra quotidianità e la narrativa non può che adattarsi di conseguenza.

I libri del mese

Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.

I Kneecap volevano essere famosi, sono diventati famigerati

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi

Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».

Murata Sayaka è la scrittrice di chi si sente a disagio sempre e dovunque

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.