Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos
Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Il prossimo Met Gala si terrà il 4 maggio 2026 a New York e avrà come tema la “Costume Art”. Ad annunciare il titolo dell’esposizione di quest’anno è stata ovviamente Vogue, che in un lungo editoriale firmato da Nicole Phelps ha spiegato nel dettaglio il tema della collezione, la prima esposta nelle neonate gallerie Condé M. Nast, uno spazio di più di 1000 metri quadrati realizzato accanto alla Sala Grande del Met. Ma a far discutere in queste ore non è tanto il tema scelto per l’edizione di quest’anno del Met quanto il suo principale finanziatore: Jeff Bezos.
Come si legge su Yahoo News, Bezos e sua moglie Lauren Sánchez saranno i primi sponsor di questo Met Gala, sia della serata che della mostra. Non è la prima volta che Bezos contribuisce all’evento, però: già nel 2012 ne era stato presidente onorario, in un anno in cui Amazon era anche uno dei principali sponsor. Nel 2019 invece aveva partecipato come “semplice” invitato ed era stato fotografato mentre si divertiva con Jared Leto e i membri del clan Kardashian-Jenner sul red carpet. Vedremo cosa organizzeranno Bezos e Sánchez per questa edizione che li vede così coinvolti.
Degli indizi ce li ha dato Andrew Bolton, il curatore dell’Anna Wintour Costume Center, che ha spiegato l’idea con cui dovranno misurarsi quest’anno stylist e star sulla. Il titolo e i primi dettagli sui pezzi in mostra suggeriscono come l’abito verrà interpretato non solo come ornamento ma come oggetto intrinsecamente connesso al corpo: «Volevo concentrarmi sulla centralità del corpo vestito all’interno del museo, collegando le rappresentazioni artistiche del corpo senza veli o vestito con la moda come forma d’arte incarnata».
L’intenzione dunque è quella di mettere al centro «il corpo vestito» nelle sue molteplici incarnazioni, compresa l’assenza di vestiti. Secondo Bolton, infatti, dal nudo artistico al corpo realistico di un anziano, dalla gravidanza all’anatomia, anche il corpo senza veli, a modo suo, è vestito di significati e intenzioni. Per quanti accetteranno la sfida d’interpretate il tema con i loro outfit, dunque, il vincolo tematico di quest’anno non è “indossareun costume” quanto considerare l’abito come opera d’arte e considerare il corpo di chi lo indossa come parte dell’opera.
Icona dell'indie sleaze, idolo dei rancorosi, perenne protagonista del totomoda, tanto che Armani ha dovuto smentire in forma ufficiale un suo possibile futuro incarico: come la rockstar della moda continua a conquistare generazioni di adepti, perfino nella Gen Z.