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02:29 mercoledì 24 dicembre 2025
Migliaia di spie nordcoreane hanno tentato di farsi assumere da Amazon usando falsi profili LinkedIn 1800 candidature molto sospette che Amazon ha respinto. L'obiettivo era farsi pagare da un'azienda americana per finanziare il regime nordcoreano.
È morto Vince Zampella, l’uomo che con Call of Duty ha contribuito a fare dei videogiochi un’industria multimiliardaria Figura chiave del videogioco moderno, ha reso gli sparatutto mainstream, fondando un franchise da 400 milioni di copie vendute e 15 miliardi di incassi.
A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

Nella città slovena di Melania Trump nessuno si ricorda di lei

06 Settembre 2016

L’aspirante first Lady Melania Trump è un’ex modella slovena nata nel 1970 a Novo Mesto, vicino al confine con la Croazia, ma cresciuta a Sevnica, una cittadina sulle rive della Sava nel sud-est del Paese. Il suo nome da ragazza era Melanija Knavs, ma quando ha cominciato a lavorare come modella, prima nelle passerelle dell’Europa occidentale e poi negli Usa, nella seconda metà degli anni Novantà l’ha “germanizzato” in Melania Knauss. Di lei s’è cominciato a parlare intorno al 1999 quando ha cominciato a frequentare il tycoon Donald Trump, che poi ha sposato nel 2005, ma del suo passato si sa relativamente poco.

Il Guardian ha provato a indagare sulla sua infanzia e giovinezza inviando il giornalista Alex Duval Smith a Sevnica, per vedere che cosa ricordano di lei i suoi ex concittadini. A quanto pare, però, in pochi hanno memoria di Melania, e in ogni caso chi ce l’ha non ha molto da raccontare. Il risultato è un articolo dal titolo che la dice lunga: “Melania who? Trump’s wife a forgotten memory in Slovenian hometown”.

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L’attuale sindaco della cittadina, Srečko Ocvirk, è stato un compagno di scuola della futura lady Trump. Essendo quasi coetaneo, peraltro, era avanti di appena un anno rispetto a lei, ma ha confidato al giornale britannico di «non riuscire proprio a ricordarla», salvo poi giustificarsi: «Però a quei tempi c’erano molti alunni» (in realtà Sevnica ha appena cinquemila abitanti, e sebbene la popolazione è stata più alta in passato risulta difficile credere che la scuola fosse molto grande). Il Guardian ha parlato con qualche donna della stessa età di Melania, ottenendo lo stesso risultato. «Quando eravamo piccole c’era il socialismo, e dunque eravamo tutte uguali», ha provato a spiegare una.

L’unica persona che ha saputo fornire a Duval Smith qualche dettaglio della giovinezza di Melania è stato un pizzaiolo di nome Matej: ha raccontato che la futura modella amava ricoprire i libri di scuola con fogli presi da riviste di moda italiane. Poi però ha confessato di avere sentito l’aneddoto da un programma televisivo.

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