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15:01 lunedì 20 ottobre 2025
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.

È stato svelato il logo del McDonald’s russo

10 Giugno 2022

Domenica in Russia apre una nuova, grande catena di ristoranti. Il nome di questo nuovo colosso russo della ristorazione è ancora un segreto, ma due cose già le sappiamo: a gestirla sarà la stessa impresa – la Sistema PBO – che fino all’inizio della guerra gestiva tutti i ristoranti McDonald’s di Russia, e avrà un logo piuttosto brutto. I ristoranti (per il momento) senza nome avranno sulla loro insegna un cerchio arancione scuro e due linee orizzontali arancione chiaro, tutto su sfondo verde. Stando alle intenzioni di chi lo ha disegnato, il logo dovrebbe rappresentare un hamburger (il cerchio arancione scuro) e delle patatine fritte (le due linee orizzontali arancione chiaro), lo sfondo verde sarebbe un modo per comunicare ai consumatori «la qualità dei prodotti e del servizio alla quale i nostri clienti sono abituati», ha dichiarato un rappresentante di Sistema PBO all’agenzia di stampa russa Tass.

Per quanto riguarda il nome, secondo quanto riporta la Bbc riprendendo fonti di stampa russe, Sistema PBO ha sottoposto al giudizio del Rospatent – l’ente governativo russo che si occupa di registrazione di marchi e proprietà intellettuale – otto possibilità. Tra queste, “Tot Samyi” (“lo stesso”, un chiaro rimando al predecessore della nuova catena) e “Svobodnaya Kassa”, scelta piuttosto peculiare essendo la traduzione russa di “registro di cassa libero”. Per il momento, pare non sia stato accolto il consiglio di Vjačeslav Viktorovič Volodin, il presidente della Duma, che all’indomani dell’abbandono del Paese da parte di MacDonald’s aveva proposto di fondare una nuova catena di fast food chiamata “Zio Vanja”.

A marzo McDonald’s aveva sospeso le attività in Russia, chiudendo i 25 ristoranti aperti nel Paese dal 1990 a oggi. A maggio, poi, è arrivata la notizia che quei 25 ristoranti McDonald’s aveva deciso di chiuderli per sempre a causa della «crisi umanitaria» scatenata dalla Russia e delle «imprevedibili condizioni operative» dovute a un conflitto che sembra ancora lontanissimo dalla conclusione. Secondo l’accordo stipulato tra Sistema PBO e McDonald’s, però, quest’ultimo mantiene il suo marchio tra quelli registrati in Russia e, entro quindici anni, ha la possibilità di tornare nella Federazione e riacquistare i ristoranti ceduti.

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