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I massoni hanno fatto causa alla polizia inglese per una regola che impone ai poliziotti di rivelare se sono massoni
Il nuovo regolamento impone agli agenti di rivelare legami con organizzazioni gerarchiche, in nome della trasparenza e dell’imparzialità.
Le organizzazioni massoniche britanniche hanno avviato un’azione legale contro la Metropolitan Police di Londra per contestare un regolamento che obbliga gli agenti di polizia a dichiarare l’eventuale appartenenza alla massoneria. La notizia è stata riportata dal Guardian, che spiega come la causa miri a ottenere un’ingiunzione per bloccare l’applicazione immediata della norma, introdotta a dicembre.
Secondo quanto spiegato dalla Metropolitan Police, il regolamento impone di dichiarare esplicitamente a chiunque faccia parte o abbia fatto parte di «un’organizzazione gerarchica che richiede ai membri di sostenersi e proteggersi a vicenda» la propria appartenenza alla stessa organizzazione. La polizia londinese ha difeso la nuova norma spiegando che una consultazione interna ha mostrato come due terzi degli agenti e del personale siano favorevoli alla misura, ritenuta necessaria perché l’appartenenza a tali organizzazioni «influisce sulla percezione pubblica dell’imparzialità della polizia». I massoni contestano però questa interpretazione, sostenendo che la regola sia una forma di discriminazione religiosa, dal momento che l’appartenenza alla massoneria richiede una fede religiosa. Inoltre, secondo i ricorrenti, la stessa Metropolitan Police avrebbe di fatto ammesso la necessità di una consultazione più approfondita prima dell’entrata in vigore della regola.
Il tema dei rapporti tra massoneria e forze dell’ordine è da decenni al centro del dibattito sulla trasparenza della polizia britannica. Non sono mancate accuse secondo cui l’appartenenza alla massoneria avrebbe favorito insabbiamenti e coperture di illeciti e reati, in linea con il principio di lealtà reciproca dell’organizzazione. Una percezione che ha poi contagiato anche l’opinione pubblica, fino ad alimentare leggende metropolitane e vere e proprie teorie del complotto a partire dall’inchiesta ufficiale sull’omicidio del 1987 dell’investigatore privato Daniel Morgan, divenuta famigerata proprio per i tentativi d’insabbiamento da parte di membri della massoneria. La regola introdotta dalla Metropolitan Police punta a far emergere i numeri della massoneria tra le fila dei poliziotti, così da avviare un’operazione trasparenza anche presso l’opinione pubblica.
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