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21:59 lunedì 17 novembre 2025
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.

Il futuro del lavoro con Manpower a Studio in Triennale

L'ad della società, Riccardo Barberis, ha spiegato le modalità con cui gestire il cambiamento occupazionale durante il panel "Fabbrica Futuro".

di Studio
04 Dicembre 2019

«Le macchine non toglieranno lavoro, perché il lavoro non finirà». Digitalizzazione, automatizzazione, Intelligenza artificiale. Ormai lo sappiamo: siamo destinati al continuo adattamento e cambiamento, soprattutto a livello professionale. Ma, se nel giro di pochi anni figure come il cloud architect, il data scientist e il plant manager hanno iniziato a emergere dal panorama occupazionale ventilando la sparizione dei “vecchi mestieri”, l’amministratore delegato di ManpowerGroup, Riccardo Barberis, confida nelle capacità dei giovani italiani, e di tutti i player, di gestire il cambiamento e orientarlo nella direzione più favorevole.

Per questo domenica 1 dicembre a Studio in Triennale, giunto sul palco per il panel “Fabbrica Futuro” moderato dal direttore di Sky Tg24 Giuseppe De Bellis (che ha visto la partecipazione dello chef Davide Oldani, del direttore Marketing & Operation di Microsoft Barbara Cominelli e del General Manager di Starbucks Italia Giampaolo Grossi), Barberis ha fornito una riflessione lucida circa le corrette modalità con cui riuscire a costruirsi il proprio futuro.

Giuseppe De Bellis modera l’incontro con Riccardo Barberis e lo chef Davide Oldani

Enunciazioni e numeri si sono combinati nel corso dell’incontro, tracciando un quadro occupazionale positivo, ma con specifiche riserve. Infatti, se l’87 per cento delle aziende prevede di aumentare o mantenere la propria forza lavoro, il 37 per cento dei manager aziendali ha dichiarato di avere difficoltà nel trovare lavoratori con le giuste soft skill: quelle competenze trasversali come capacità relazionali e caratteristiche comportamentali la cui richiesta è destinata ad aumentare del 22 per cento in tutta Europa entro il 2030. È la rivincita dell’emotività in un mondo che a un primo sguardo appare dominato dall’automatizzazione. Si tratta di un’evoluzione, di cambiare senza che siano i cambiamenti stessi a travolgerci. «Di mutamenti ne abbiamo già vissuti tanti, come l’arrivo del bancomat, che non ha cancellato il lavoro bancario, ma ha fatto sì che i dipendenti svolgessero mansioni diverse, stando più a contatto col pubblico. Dobbiamo dimenticare il classico lavoro d’ufficio, ma entrare nell’ottica di un atteggiamento più propositivo», ha aggiunto. Lo stesso gruppo Manpower, agenzia per il lavoro nonché terza società al mondo nel campo delle risorse umane, ha visto la necessità di modificarsi, poiché «quando siamo anti nel 1948 negli Stati Uniti eravamo focalizzati sull’urgenza occupazionale, ora ciò che ci interessa è riuscire a sviluppare le corrette competenze per il futuro».

Perché bisogna adeguarsi avendo la formazione necessaria. Ma non basta. «Un ruolo spetta anche a noi datori di lavoro, che dobbiamo valorizzare i nostri dipendenti. Le colazioni che ho indetto al sabato mattina per i ragazzi che frequentano la mia scuola alberghiera di Cornaredo servono proprio per questo», ha aggiunto Davide Oldani, il cui approccio lavorativo è orientato verso la logica del “buon esempio”. «Sembra assurdo che nel mondo della cucina non si pensi all’importanza del tempo libero. Nella mia, ho preteso che ci fosse, così come ho permesso ai miei cuochi di viaggiare per sperimentare il mondo», ha sottolineato. Ed è perseguendo questa filosofia del dirigente come modello positivo che Barbara Cominelli («Il leader ora è colui che istruisce») e Giampaolo Grossi di Starbucks, hanno raccontato la loro esperienza, ricordando l’importanza del fattore umano nel futuro del lavoro. In cui avere coraggio e tanta passione, ha concluso Barberis, «sarà ciò che vi farà andare lontano».

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