Hype ↓
06:09 domenica 14 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

Se vi manca il cinema, guardate Mank

Il nuovo di David Fincher, su Netflix, ricostruisce la storia del film dei film, Quarto potere, e del suo sceneggiatore Herman J. Mankiewicz.

09 Dicembre 2020

Se avessi dovuto vedere Tenet in streaming, probabilmente non l’avrei visto. O l’avrei interrotto undici volte. Non per incapacità di resistenza davanti a John David Washington che sgambetta indietro nel tempo, è piuttosto una questione di mancanza: quella dimensione di buio e di silenzio radicata nella sala che permette una visione totalizzante, completa. Che certi film bisognerebbe per forza guardarli al cinema, come Mank, il nuovo di David Fincher ora su Netflix. Meraviglioso, sinestetico, viene da chiedersi come sarebbe stato perdersi tra i dialoghi e le gradazioni del suo bianco e nero davanti a uno schermo 16 metri per 22 se il mondo non si fosse fermato. La riflessione di Fincher sul cinema come gioco di ruolo che trasforma la trama – la storia della sceneggiatura di Citizen Kane (Quarto Potere) di Orson Welles – in quella della parabola discendente degli Studios, non fa altro che rimarcare la nostra assoluta malinconia verso un preciso modo di guardare.

Basato sulla sceneggiatura scritta dal padre del regista, Jack Fincher, ultimata nel 2003 ma rifiutata da qualsiasi casa di produzione, Mank segue la fase di scrittura di Citizen Kane dello sceneggiatore hollywoodiano Herman J. Mankiewicz, “Mank”, interpretato da Gary Oldman. All’origine dello script del padre, c’è il controverso saggio  del 1971 “Raising Kane” in cui Pauline Kael, la critica del New Yorker, sosteneva che Mankiewicz meritasse l’attribuzione esclusiva del capolavoro di Welles (che nel film compare anche come co-autore). Leggenda dentro alla leggenda, Mank di David Fincher si sofferma però sul contesto intorno al quale nacque la sceneggiatura, su quello che c’era fuori ad alimentarla. Un periodo politico in cui Hollywood era affascinata dal magnate dei media William Randolph Hearst, considerato l’ispirazione per Charles Foster Kane, con la sua amante, l’attrice Marion Davies e il suo maniero-città fatto di diamanti e cattedrali.

In Mank non c’è una vera biografia. I fatti reali si confondono con quelli presunti, tutto è mito, come è mito il film dei film per eccellenza, Citizen Kane, che Fincher omaggia ricreando con autenticità la Hollywood degli anni ’30, dal design ai costumi, la fotografia senza contrasti, le inquadrature statiche alternate a poche carrellate, il suono pieno di interferenze, le finte bruciature di pellicola.

Fincher ha frugato nei resoconti pubblicati relativi alla vita di Mankiewicz (inclusa la biografia di Richard Meryman, Mank), alla ricerca di dettagli rivelatori che poi ha assemblato fuori dal contesto, senza rispettare la cronologia degli eventi, riuscendo così a delineare un quadro psicologico fatto di intuizioni e di fotogrammi molto simile a quanto realizzato per Mark Zuckerberg con The Social Network, o per la protagonista di Gone Girl, e anche in Zodiac. Ricostruire partendo dalla decostruzione. Che poi è lo stesso modo con cui Mank-Welles raccontarono la figura di Kane, attraverso lo sguardo degli altri, in frammenti di frammenti.

Arriva sempre per tutti, prima o poi (dovrebbe) il momento in cui si capisce cosa sia “Rosabella”. Il mistero che nell’opera diretta da Welles muove l’intera storia, quello che neanche gli investigatori riescono a risolvere, l’ultimo nome pronunciato dal magnate, forse un’amante o forse un segreto, che probabilmente qualche studente del Centro Sperimentale di Cinematografia si è tatuato vicino al cuore. Perché Citizen Kane non è mai stato solo un film, Citizen Kane è stato il cinema. Era il 1941 e Orson Welles aveva 26 anni.

Nel 1965, a 50 anni, ormai considerato una leggenda vivente sopravvissuta al proprio genio, Orson Welles iniziò a scrivere sui Cahiers du Cinema. In un articolo spiegò che «il cinema appartiene al nostro tempo. È la cosa da fare». E da vedere, continuamente da vedere, non importa dove – «proiettateli nelle strade», dice Mank – finché ci saranno sempre film come questo.

Articoli Suggeriti
Ne L’uso della foto c’è il sesso, la morte, la politica e tutto quello che ha reso grande Annie Ernaux

Il libro, uscito 20 anni fa in Francia ma solo adesso in Italia, è il racconto in immagini e parole della breve storia d'amore con il fotografo Marc Marie, attraverso il quale Ernaux tocca tutti i temi che caratterizzano la sua letteratura.

Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente

Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.

Leggi anche ↓
Ne L’uso della foto c’è il sesso, la morte, la politica e tutto quello che ha reso grande Annie Ernaux

Il libro, uscito 20 anni fa in Francia ma solo adesso in Italia, è il racconto in immagini e parole della breve storia d'amore con il fotografo Marc Marie, attraverso il quale Ernaux tocca tutti i temi che caratterizzano la sua letteratura.

Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente

Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.

Francesco Bianconi e i Baustelle, 25 anni di musica non provinciale

La gioventù e la vecchiaia, la diversità e il conformismo, la Toscana e la metropoli: intervista al frontman del gruppo che ha appena raggiunto un traguardo importante festeggiando con due concerti, a Roma (la scorsa settimana) e Milano (stasera).

L’affare Netflix-Warner Bros. è il trionfo del tecnofeudalesimo

A prescindere da come andrà a finire, questa storia è la prova di un fatto: impedire a una megacorporation di fare quello che vuole fare è diventata un'impresa quasi impossibile, ormai.

Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove

I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.

La mostra di Hito Steyerl è come un’isola fuori dal tempo nel centro di Milano

L'artista tedesca porta negli spazi di Osservatorio, in Galleria Vittorio Emanuele II, un progetto che intreccia fisica quantistica, IA e archeologie sommerse.