Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Per la prima volta il Louvre ha messo tutta la sua collezione online
Che fine fanno i musei quando nessuno li visita più? Il museo del Louvre risponde a questa domanda aprendo le sale a tutti virtualmente, e gratuitamente. Nel comunicato stampa c’è scritto che 480 mila opere d’arte verranno messe online e saranno consultabili in qualsiasi momento. Il database non conterrà solo le opere della collezione permanente, ma anche quelle dei musei di Delacroix e dei giardini di Tuileries; opere negli archivi; i pezzi in prestito in altri musei e anche quelli attualmente in restauro che fanno parte dei pezzi trafugati dai nazisti durante la guerra.
Designtaxi riporta che il sito è consultabile da venerdì scorso 26 marzo, e che già tre quarti delle opere in catalogo hanno etichetta con descrizione scaricabile. Sono divise per collezione, ma è anche possibile visitare il museo sala per sala, orientandosi con una mappa digitale. «È la prima volta che chiunque può accedere gratuitamente all’intera collezione di opere da un computer o da un telefono», ha detto il direttore del Louvre Jean-Luc Martinez nel comunicato stampa, «sono sicuro che il contenuto digitale spingerà le persone a venire al Louvre a scoprire le collezioni di persona». Intanto garantisce che stanno lavorando per aprire il prima possibile, organizzando gli spazi per garantire i distanziamenti necessari. Già lo scorso mese aveva annunciato un impegno da parte del museo nel rintracciare le origini di certe opere d’arte, avanzando l’ipotesi che circa l’uno percento dei ritratti presenti nelle collezioni sia in realtà stato saccheggiato, rassicurando che «il museo non ha nulla da nascondere».
Nel futuro dell’arte si intersecheranno le dimensioni fisiche e virtuali, come abbiamo visto con gli NFT (quelle opere digitali di cui avevamo parlato qua). Se i musei inizieranno ad esporre virtualmente le loro opere, non sorprende allora la notizia che a New York ha aperto la prima galleria fisica di NFT digitali.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.