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Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

Forse ci ha fatto ridere o forse no, ma LOL ci ha fatto soprattutto litigare

Il reality show comico di Amazon Prime ha scatenato una quantità inverosimile di polemiche sui social.

08 Aprile 2021

Fare ridere è una cosa seria. E non si tratta soltanto di un modo di dire, ma di un’affermazione vera per almeno un paio di ragioni. La prima è che è difficilissimo e ogni tanto può capitare di avere fortuna di riuscirci, con la conseguenza – soprattutto per chi vorrebbe fare il comico – che poi ci si convinca che buona la prima voglia dire che andrà bene anche le successive. La seconda è che chiunque, chiunque, potrà dire anche al comico più comico che c’è che a lui non fa ridere, e avrà ragione. Innanzitutto perché la risata è quasi più soggettiva della commozione e poi perché non c’è niente di peggio di uscirsene con l’intento plateale, dichiarato, di voler far ridere. Cambia tutto: chi hai davanti inizia a sezionare quello che dici, come lo dici, scuotere la testa domandandosi dove stai andando a parare. Esempio classico: se uno cade per caso è probabile che faccia ridere, se uno cade per finta, se non è Buster Keaton, quasi sempre lo si guarda e lo si compatisce.

Ma la comicità è anche questione di tempismo (oltre che di tempi comici) e LOL – Chi ride è fuori, il nuovo reality comico di Amazon Prime, ha azzeccato esattamente questo: il momento. I primi quattro episodi sono stati infatti rilasciati durante il lungo fine settimana pasquale con l’Italia tappata in casa, mentre stasera ci sarà la puntata finale. Siamo esausti, stremati, non sappiamo più di cosa parlare. Siamo avidi di novità, di leggerezza, e forse anche di argomenti comuni che non siano vaccini o morti. E quindi ecco dieci comici italiani (Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna) che devono stare insieme per 6 ore in un teatro e devono far ridere ma non possono ridere, pena l’ammonizione e poi l’espulsione per mano dei due conduttori e giudici, Fedez e Mara Maionchi. I concorrenti hanno comicità diverse e provengono da generazioni diverse. C’è chi fa ridere con le imitazioni e chi fa ridere in maniera surreale, c’è chi si traveste e chi fa lo stand-up comedian. Tutto si gioca su un equilibrio difficile: sapere di non poter ridere è un meccanismo che può farti ridere,  d’altra parte se, appunto, uno dice che ti farà ridere, o guarderai da subito un po’ diffidente, pronto a dire “non mi incanti”.

Giocandosi proprio su questo equilibrio la domanda che tutti si sono fatti in questi giorni e che ha catalizzato una grande quantità di attenzione verso il programma è stata: “Ma fa ridere?”. Una domanda che è diventata presto una polemica tra quelli a favore che urlavano al miracolo della comicità e della trovata geniale e quelli increduli del fatto che ci fosse anche un solo essere umano che potesse ridere perché uno ha urlato una parolaccia imitando lo chef Cannavaciuolo. È successo che se già dopo 8 minuti del primo episodio non ridevi o ridevi poco, andavi sui social, su Twitter, a dire che non faceva ridere. Ma è successo anche di leggere giudizi che così entusiastici non li avevamo letti neanche per i Monthy Python. Sul Corriere della Sera Aldo Grasso ha scritto che non ha riso scatenando altri tweet risentiti, anche da parte di alcuni protagonisti del programma. Il famoso marziano sceso sulla Terra davanti a un simile dibattito si aspetterebbe di trovarsi un caposaldo della comicità, controverso, divisivo, comunque imperdibile. Ma forse al famoso marziano bisognerebbe consigliare prima di tutto di evitare i social. Non serve nemmeno ripeterlo, siamo stanchi, stremati, siamo talvolta rabbiosi, abbiamo bisogno di sentirci vivi e ormai per alcuni anche insospettabili litigare su un social per un programma in streaming può essere liberatorio. Però calmiamoci, su.

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