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Il declino e la rinascita della prima strada pedonale d’Europa
Quando, dieci anni dopo i bombamenti tedeschi che distrussero la città, il consiglio comunale di Rotterdam si riunì, scelse come proprio obiettivo quello di ridare alla città «ciò che aveva prima, ma meglio». Così, il vecchio centro storico fatto di canali e viuzze anguste si trasformò in quella che oggi si chiama Lijnbaan street: la prima via pedonale d’Europa. Era il 1953 e una strada vietata alle auto era qualcosa mai visto prima.
«La Lijnbaan era un’oasi di lusso a cielo aperto – racconta sul Guardian la storica d’architettura Astrid Aarsen – fu un gesto ottimistico rivolto al futuro. Rappresentava la speranza di una vita migliore dopo la guerra. La gente indossava i suoi vestiti più belli per andarci». All’epoca passeggiare lungo Lijnbaan era un’esperienza unica. C’erano oltre 70 negozi tutti di gran qualità, aiuole fiorite, panchine, statue e grandi voliere. Tutti i giorni, bus pieni di turisti arrivavano da ogni angolo d’Olanda.

La Lijnbaan street di Rotterdam così come appare oggi
Poi ci furono gli anni ’80. Le boutique furono sostituite da catene low cost, le voliere scomparvero e le aiuole, ormai vuote, assunsero il ruolo di cassonetti. Di notte, tirate giù le saracinesche, la via divenne una zona franca, ritrovo di hooligan e saccheggiatori. Ci furono tentativi di risollevare le sorti dell’area, ma nessuno funzionò. «La gente considerava Lijnbaan un cumulo di roba vecchia», ricorda Aarsen.
Molta gente, ma non la Docomono Foundation, promotrice dell’architettura moderna, che si battè per far ottenere alla strada il riconoscimento di patrimonio nazionale. Il riconoscimento arrivò nel 2010 e rappresentò un punto di svolta. Oggi la via è tornata agli splendori di un tempo. Frequentata da giovani e ornata dalle antiche tettoie di legno, è di nuovo un luogo sicuro e rilassato. «Lijnbaan era il salotto della città – conclude la Aarsen – e adesso glielo stiamo restituendo».

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