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A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.
Il ministero della Giustizia americano ha fatto prima sparire e poi ricomparire una foto di Trump con Epstein Il Department of Justice sostiene che tutto è stato fatto per «proteggere delle potenziali vittime di Epstein» ritratte nella foto.
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.

David Letterman è convinto che Trump perderà e anche di tanto

03 Novembre 2020

Da Indianapolis dove è nato, il destino di David Letterman, dietro consiglio della sua prima moglie Michelle e alcuni suoi ex colleghi della confraternita Sigma Chi, si spostò nel 1975 a Los Angeles dove cominciò a esibirsi come stand-up comedian, facendosi strada tra conosciutissimi autori. Nel 1980 arrivò l’occasione della vita, quando la NBC gli affidò un morning show tutto suo. È uno dei racconti che emergono dall’intervista di Vulture a David Letterman, dagli inizi fino all’ultima puntata del suo Late Show sulla Cbs nel Maggio del 2015. Tra il programma in sei puntate su Netflix, la passione per i completi oversize con i colori smorti, le calze bianche, l’umorismo, e le aspettative su quello che probabilmente rimarrà uno degli eventi più importanti della storia americana: le elezioni 2020. È a questo proposito che il re delle interviste ha detto di essere sicuro che Trump perderà contro Biden, e anche di tanto.

«Nell’ottobre 2016 hai detto al New Yorker Fest: “Non c’è alcuna possibilità che vinca l’inferno”, e quindi Donald Trump», gli ricorda Josef Adalian. «Ne ero molto certo perché l’avevo sentito dire da un esperto repubblicano, David Brooks. Aveva detto che avrebbe vinto le primarie ma sarebbe stato schiacciato. E ho pensato, ok, cari del New Yorker Fest se dovesse vincere vado e vi faccio un regalo da Tiffany». E infatti ha comprato alcuni orecchini per la redazione. Ma adesso Letterman è convinto che «Trump perderà alla grande, e sarà un sollievo per ogni essere vivente in questo Paese. Sono più fiducioso ora di quanto non fossi nel 2016, e allora ero abbastanza fiducioso. Ma mi sbagliavo. Non capiterà di nuovo».

Tra le motivazioni, Letterman riporta la dichiarazione di Trump di essere, sin da subito, contro la stampa americana, «a me questo sembrava qualcosa che senti uscire solo dal Venezuela di Hugo Chávez. La stampa non è nemica del popolo. La stampa educa le persone. La stampa informa le persone. Un’affermazione simile dovrà pur contare qualcosa nell’opinione pubblica». Poi ha aggiunto: «Penso che quest’uomo sia un bullo e i bulli spaventano le persone. Mi sembra un motivo più che sufficiente».

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