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La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.

Salvini, come Trump, perde nelle grandi città

27 Maggio 2019

L’Italia dei grandi centri urbani continua a dire no all’euroscetticismo e sì all’Europa. La Lega di Matteo Salvini, che aveva chiuso la sua campagna elettorale a Milano in piazza Duomo, non conquista le principali città italiane. Il partito vince le europee con oltre il 34% delle preferenze, Salvini è in assoluto il candidato più votato, con oltre 2 milioni di preferenze, eppure mancano all’appello i principali centri cittadini. Dove la Lega conquista sì le periferie, spesso strappate al Movimento 5 Stelle – si pensi al 36% del VI municipio di Roma – ma resta debole.

Quello italiano è il risultato più “trumpiano” d’Europa secondo il professore di politica dell’Università La Sapienza di Roma Mattia Diletti, intervistato dal Guardian. «Gli italiani cercavano emozione e orgoglio. E Salvini ha dato loro quello che volevano». Ma il paragone tra le presidenziali americane e le europee, diventa ancora più calzante se pensiamo alla difficoltà di Trump di sfondare nei centri urbani, presidio dei Democratici. Gli stessi ostacoli incontrati da Salvini. Il Carroccio conquista infatti 76 province e sconfigge gli avversari in 3 comuni su 4. Si tratta di 5.868 città più o meno grandi (circa il 75% del totale), secondo YouTrend, ma arriva secondo nei principali centri urbani del Centro e del Nord e persino terzo al Sud. Con uno stacco dagli avversari di decine di punti percentuali, se si guarda al dato nazionale, che non può passare inosservato.

La Lega tiene a Roma, Milano e Torino, dove il Pd la sorpassa di pochi punti percentuali (rispettivamente il 25% vs 30%, 27% vs 36% e 26% vs 33%). Dimezza il risultato dei democratici a Bologna e Firenze (dove il Pd è arrivato al 40%). Cede al Sud contro il M5S, mantenendo ancora un competitivo secondo posto a Bari e Catania, sotto rispettivamente di 6 punti e 9 punti percentuali rispetto al dal 27% e al 30% di voti pentastellati. Ma scivola in fondo, in terza posizione, a Napoli e Palermo. Nel capoluogo partenopeo il Movimento vince a man bassa con il 39%. Nella città siciliana conquista un notevole 31%. Numeri che suonano come un campanello di allarme per gli euroscettici: una resistenza europeista c’è e potrebbe ripartire dalle grandi città.

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