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Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
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Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025

Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».

09 Ottobre 2025

Era uno dei favoriti della vigilia, almeno secondo l’unica fonte affidabile quando si tratta di prevedere i vincitori di prestigiosi premi: le agenzie di scommesse. László Krasznahorkai, ungherese, 71 anni, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025, superando gli altri favoriti dai pronostici Can Xue, Haruki Murakami, Margaret Atwood e Salman Rushdie.

Maestro dell’apocalisse, così lo avevamo definito in questa intervista del novembre del 2021. Una definizione non troppo lontana da quella data dalla Comitato per il Nobel: «Per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un’epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell’arte». A essere onesti, la definizione di maestro dell’apocalisse non è nostra né della giuria che ha deciso di premiarlo con il Nobel per la letteratura. Fu Susan Sontag, infatti, a definirlo così: «Maestro ungherese dell’apocalisse». Questa vittoria è la conferma di una tendenza affermatasi negli ultimi anni, in cui il premio che un tempo serviva a scoprire autori semi sconosciuti adesso va invece a scrittori di una certa fama. È il caso, questo, anche di Krasznahorkai: «La sua affermazione nel gotha della letteratura mondiale è arrivata con il Man Booker Prize nel 2015, poi con il National Book Award del 2019, e da allora è stato più volte accreditato dalla stampa internazionale come possibile candidato al Nobel per la letteratura», scriveva qui su Rivista Studio Marco De Laurentis già quattro anni fa.

Leggi anche: László Krasznahorkai, maestro dell’Apocalisse

Ora, per tutti quelli che adesso vogliono stare al passo del dibattito culturale e recuperare tutto quello che si può recuperare di Krasznahorkai (impresa non facile da compiere in breve tempo, ve lo anticipiamo). Tutti i suoi libri, romanzi e raccolte di racconti, usciti in Italia sono stati pubblicati da Bompiani: Melancolia della resistenzaIl ritorno del barone Wenckheim, Guerra e Guerra, Herscht 07769,  Avanti va il mondo e Seiobo è discesa quaggiù, e sono tutti disponibili all’acquisto. Per i completisti sarà necessario anche recuperare i film che Krasznahorkai ha scritto per e assieme a Béla Tarr negli ultimi 40 anni: Perdizione (Kárhozat, 1988), Satantango (1994, quest’ultimo un doppio lavoro di Krasznahorkai, che ha scritto il romanzo omonimo e pure la sceneggiatura del film adattamento), Le armonie di Werckmeister (Werckmeister harmóniák, 2000), L’uomo di Londra (A Londoni férfi, 2007) e Il cavallo di Torino (A torinói ló, 2011).

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