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18:44 giovedì 18 dicembre 2025
C’è una specie di cozza che sta invadendo e devastando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.
Miss Finlandia ha perso il suo titolo dopo aver fatto il gesto degli “occhi a mandorla” ma in compenso è diventata un idolo dell’estrema destra Il gesto è stato imitato anche da due parlamentari del partito di governo Veri finlandesi, nonostante il Primo ministro lo abbia condannato.
In un editoriale su Politico, Pedro Sánchez ha definito la crisi abitativa «la più grande emergenza di questa epoca» E ha invitato tutti i Paesi dell'Ue a iniziare a trattare il diritto alla casa come quello alla sanità e all'istruzione.
La Romania spenderà un miliardo di euro per costruire Dracula Land, un enorme parco giochi a tema vampiri Il parco verrà costruito vicino a Bucarest e l'intenzione è di competere addirittura con Disneyland Paris.
Tra i 12 film nella shortlist dell’Oscar al Miglior film internazionale ce ne sono tre che parlano di Palestina È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.
I sostenitori di Trump sono andati sotto l’ultimo post Instagram di Romy Reiner a festeggiare la morte del padre A fomentare ulteriormente il loro odio è stata la breve didascalia del post che contiene una frase contro Trump.

I fan non hanno capito che la Lady Oscar che arriverà su Netflix il 30 aprile non è quella Lady Oscar

È una nuova versione di Lady Oscar, ma moltissimi fan hanno invece capito si tratti dalla Lady Oscar della loro infanzia.

07 Aprile 2025

Certe volte la nostalgia tende delle trappole, confonde i sensi, annebbia la mente. È quello che sta succedendo con Le rose di Versailles, nuovo adattamento del manga Versailles no Bara di Riyoko Ikeda, classico del fumetto giapponese che in Italia tutti conoscono con il titolo di Lady Oscar. Netflix ha annunciato che il 30 aprile sulla piattaforma arriverà il film omonimo, uscito in Giappone il 31 gennaio scorso e ancora inedito in Italia.

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L’annuncio ha sia esaltato che evidentemente confuso i fan di Lady Oscar: nei commenti ai post-annuncio sui profili social di Netflix, in tanti gioiscono del fatto di poter finalmente rivedere la serie animata trasmessa per la prima volta in Italia nel 1982. I commenti di questo tipo sono talmente tanti che immaginiamo le difficoltà dei social media manager di Netflix: che facciamo? Rispondiamo a tutti singolarmente spiegando che non si tratta della serie animata ma di un film uscito nemmeno tre mesi fa che adatta lo stesso manga e racconta la stessa storia? Facciamo un post di spiegazione e speriamo che lo leggano e capiscano tutti? Non diciamo niente, così tantissime persone andranno a vedere il film convinti si tratti della serie?

Tra i commentatori, però, non ci sono solo i “confusi”. Come la tradizione di internet vuole, ci sono anche quelli arrabbiati, indignati, contrariati. Perché? Perché Netflix non avrebbe richiamato i doppiatori della serie anime del 1982, in particolare Cinzia de Carolis, la voce italiana originale di Oscar. Infine, ci sono gli ultraconservatori, quelli che proprio non accettano che di Lady Oscar possa esistere una versione nuova, diversa da quella che hanno visto da bambini o ragazzini. Diversi, infatti, i commenti che sottolineano che la “vera” Lady Oscar non è questa ma quella che si trova disponibile su Prime Video, abbonandosi al servizio Anime Generation. Quella che arriverà su Netflix sarebbe addirittura una «versione fake», si legge in alcuni avvelenatissimi commenti.

In realtà, Le rose di Versailles è un ottimo film, diretto da una brava regista (Ai Yoshimura), scritto da una veterana degli adattamenti (Tomoko Konparu) e animato da uno dei migliori studi giapponesi (MAPPA). Non fatevi ingannare dalla nostalgia e vedetelo.

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