Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La regina elettrica
Febbre da Diamond Jubilee: le notizie sui corgi reali vanno in prima pagina, e i gadget su Elisabetta si fanno hi-tech
La storia (triste) è nota: Monty, il corgi preferito della regina Elisabetta II, di anni tredici, è morto l’8 settembre, come da indiscrezioni poi confermate da Buckingham Palace. A sopravvivergli saranno Willow e Holly, che insieme al defunto componevano il terzetto protagonista anche dell’incredibile video mandato all’inaugurazione delle Olimpiadi, a scortare la regina in compagnia di Daniel Craig alias 007. Ma le disavventure coi corgi reali non finiscono qui: lo stesso giorno è passato a miglior vita anche Cider, esemplare meno amato perché incrocio tra corgi e bassotto, conosciuto come dorgi. Di questi incroci esistono numerosi esemplari a palazzo, ma che vengono un po’ relegati in occasioni di serie B e mai mostrati nelle photo opportunities né immortalati in film come The Queen). Qualche giorno prima, comunque, uno dei corgi di serie A (ma non identificato) è stato anche responsabile di un attacco a un undicenne terrier (chiamato Max) della principessa Beatrice, nel castello di Balmoral, in Scozia.
Fin qui l’annus horribilis per i cani tanto amati da Casa Reale da quando Giorgio VI (re balbuziente e recalcitrante, quello del Discorso del Re, sempre per restare in ambito cinematografico) introdusse il primo esemplare, Dooki (1933); e anche questa noterella storico-araldica fatta trapelare e il risalto dato alle vicende canine significano forse l’introduzione di nuovi personaggi non-umani nella soap opera reale. Dopo il Principe Sporcaccione a Las Vegas scendono in campo le unità cinofile?
La conferma della consacrazione verrebbe anche dall’Elroy Solar Corgi, riproduzione in resina della razza tanto amata dalla regina, e da poco arrivata sul mercato; alla base ha una piccola cellula fotovoltaica che ricarica il meccanismo e fa scuotere la testa all’animaletto dal pelo fulvo. C’è poi anche una versione a pelo chiaro, Elroy light. Entrambe stanno vendendo benissimo e sono prodotte dalla statunitense Kikkerland, che con i royal gadget ha trovato un filone molto redditizio. I corgi semoventi (in vendita a 12 dollari e 99 su amazon) sono naturalmente i migliori amici e il pendant della stravenduta Solar Queen – onnipresente nei negozi di paccottiglia (ma anche non) londinesi, che muove la mano sinistra col famoso saluto in cui “svita una immaginaria lampadina” (copyright Gore Vidal), grazie a un pannello solare sulla borsetta. La regina elettrica viene continuamente aggiornata: al modello originale (20 dollari di listino), in versione British Blue o Royal Rose, si sono affiancati la Royal Wedding 2011 (con abito giallo limone) e soprattutto la Diamond Jubilee Edition, con corona imperiale; entrambe da collezione. A ideare il tutto, corgi e regine fotovoltaiche, è Chris Collicott, designer britannico emigrato in America nel 1982, che è passato dal disegnare edifici a boutique e poi spa e infine ai gadget reali. Vive a Brooklyn ed è anche pittore iperrealista, vagamente seguace di Lucian Freud.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.