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15:09 lunedì 17 novembre 2025
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.

Kieran Culkin ha sfottuto Pedro Pascal dopo aver vinto il Golden Globe

08 Gennaio 2024

Chissà se esiste un attore che fantasticando di ritrovarsi sul palco per ritirare un Golden Globe come migliore attore, abbia mai immaginato di cominciare il suo discorso con un rutto trattenuto. È così che ha esordito Kieran Culkin, continuando il suo discorso con ulteriori precisazioni, nel caso in cui la cosa fosse sfuggita a qualcuno: «Scusate. Rutto. Indigestione», ha detto, e poi, in perfetto stile Roman Roy, ha precisato: «Non c’era bisogno di dirlo». Di fronte a un pubblico che già si sbellicava, e dopo essersi rivolto a sua moglie nel pubblico per dirle che aveva ragione, avrebbe dovuto limitarsi a dire grazie e tornare al suo posto, ha ricordato di essere già stato nominato una volta, nel 2003, per Igby Goes Down, e ha confidato che allora aveva pensato che non sarebbe mai più entrato in quella stanza («e andava benissimo così», ha specificato). «Ma grazie a Succession», ha continuato, «Sono stato qui un po’ di volte».

Kieran Culkin ha poi ringraziato Jesse Armstrong, autore della serie, il cast e tutte le persone che ci hanno creduto, «questo [premio] non è per me, è per la squadra». «Ma la faccio breve», ha concluso, «voglio ringraziare tre donne straordinarie nella mia vita: la mia manager, senza la quale non avrei avuto una carriera, mia moglie Jazz, per aver sopportato questo e tutto ciò che ne deriva, e la mia meravigliosa mamma». Vincendo il premio Culkin è riuscito a sconfiggere i due contendenti più pericolosi, suo “padre” (Brian Cox, nominato per la sua interpretazione di Logan Roy in Succession) e suo “fratello” (Jeremy Strong aka Kendall di Succession). Tra i nominati c’erano anche Dominic West (il Principe Carlo in The Crown), Gary Oldman (il Jackson Lamb di Slow Horses) e Pedro Pascal (The Last of Us). Culkin si è voluto accanire proprio contro di lui, dedicandogli un affettuoso «Suck it, Pedro. Sorry», a cui l’attore ha reagito ridacchiando e poi, subito dopo, simulando un piantino.

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Va bene la nostalgia e la commozione, gli Oasis, i CCCP e pure i CSI, ma sono due anni ormai che parliamo del ritorno di vecchi eroi imbolsiti, dimenticando che nella musica sta succedendo anche e soprattutto altro.