Hype ↓
08:15 giovedì 4 dicembre 2025
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Quando era il suo professore di scrittura, Jon Fosse stroncò una poesia di Karl Ove Knausgård

05 Ottobre 2023

È un aneddoto che, come riportò Damion Searls nel lontano 2015 sulla Paris Review, parlando della sua esperienza come traduttore dello scrittore norvegese Jon Fosse, oggi insignito del Premio Nobel per la Letteratura, Karl Ove Knausgård ha raccontato almeno due volte in occasione di eventi a New York: a quanto pare, Jon Fosse, suo professore di scrittura creativa, stroncò una poesia che aveva scritto, affermando che «un aggettivo non era male ma il resto non era affatto poesia», un commento con cui l’allievo Knausgård si trovò sorprendentemente d’accordo. L’aneddoto compare anche nel quinto libro di The Struggle di Knausgård, pubblicato nel 2016 sul New Yorker in un estratto dal titolo “At the Writing Academy”.

«La mia poesia, che è stata l’ultima che abbiamo analizzato, parlava della natura. Avevo provato a descrivere la bellezza e l’apertura della campagna, e la poesia si chiudeva con l’erba che sussurrava “vieni”, come se parlasse al lettore ed esprimesse la sensazione che avevo provato quando avevo visto il dipinto. Dato che si trattava del dipinto di paesaggio, non c’era nulla di moderno nella poesia, e mi ero seduto per un po’ provando varie tecniche per renderlo più contemporaneo e all’improvviso avevo pensato a una parola, “wide-screen”, che ho usato in “wide-screen sky”, che dava lo stesso tipo di impressione che avevo creato nella mia prosa, la realtà dei ragazzi era colorata da ciò che avevano visto in tv e letto, ma soprattutto visto in tv. Questo produceva lo stesso effetto, indirettamente. Rappresentava una rottura con la descrizione lirica e poetica della natura, avevo pensato, e quando lessi la poesia ad alta voce agli altri mi sembrò avere quella funzione. Fosse, che indossava una camicia bianca con le maniche rimboccate e jeans, barba incolta sul mento e borse scure sotto gli occhi, non studiò la poesia subito dopo che l’avevo letta, come aveva fatto con alcuni degli altri, ma andrò dritto al punto. Disse che gli piaceva Astrup, e che ero sono stato il primo a scegliere un suo dipinto, lo aveva fatto anche Olav H. Hauge. Poi cominciò con la poesia. La prima riga, disse, è un cliché, puoi cancellarla. Anche la seconda riga è un cliché. E la terza e la quarta. L’unico valore di questa poesia, ha detto dopo aver rifiutato ogni singolo verso, è l’espressione “wide-screen sky”. Non l’ho mai vista prima. Puoi tenerlo. Il resto lo puoi togliere. “Ma allora della poesia non è rimasto più nulla”, dissi. “No”, rispose lui. “Ma la descrizione della natura e il tuo entusiasmo per essa sono cliché. Non c’è nulla della mistica di Astrup nella tua poesia. Lo hai completamente banalizzato. Ma “”wide-screen sky”, come ho detto, non è male”. Alzò lo sguardo. “Allora è tutto. Qualcuno vuole venire a bere una birra da Henrik?”».

I due autori condividono anche la stessa traduttrice in lingua italiana, Margherita Podestà Heir. Di suo La Nave di Teseo ha pubblicato Mattino e sera, L’altro nome e le prime due parti della Settologia, un’opera maestosa composta da sette parti riunite in più volumi per un totale di oltre 1500 pagine. Il protagonista della storia, che procede per flashback, è un pittore che vive isolato su un fiordo della Norvegia occidentale. Chi l’ha letto racconta che l’intero testo è privo di punti, ci sono soltanto virgole.

La pubblicazione del secondo libro della Settologia (parti III e IV) per la Nave di Teseo esce in libreria il 10 ottobre col titolo Io è un altro (cit. Rimbaud). Commentando il Nobel, Elisabetta Sgarbi ha voluto ricordare che Fosse è entrato a far parte degli autori Nave di Teseo grazie all’agente letteraria Barbara Griffini. Tra gli altri titoli di Fosse tradotti in italiano ci sono MelancholiaInsonni (entrambi Fandango), Saggi gnostici e Caldo (entrambi Cue Press). Oltre al lavoro teatrale e letterario, Fosse è anche traduttore: ha infatti tradotto in norvegese il romanzo The Fields (Le pianure) dell’australiano Gerhald Murnane (anche lui favorito al Nobel), di cui pare sia un grande ammiratore. Fosse è stato premiato: «Per le sue opere teatrali e di prosa innovative che danno voce all’indicibile».

Articoli Suggeriti
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere

Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».

Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano

Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.

Leggi anche ↓
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere

Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».

Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano

Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.

Con I convitati di pietra Michele Mari si è dato all’horror

Una chiacchierata con lo scrittore in occasione dell'uscita del suo nuovo libro appena pubblicato da Einaudi, una specie di versione milanese, colta, erudita di Squid Game.

Secondo Guillermo del Toro persino Frankenstein può essere bello, amare ed essere amato

Contrariamente al romanzo, la Creatura del film non è affatto l’“abominio” descritto da Shelley, anzi. Ma questa non è l'unica libertà che Del Toro si è preso.

Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia

Le tracce sono comparse a sorpresa sulla piattaforma e sarebbero state ispirate a una vacanza italiana fatta con la sua compagna.

È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop

Noto al grande pubblico come vincitore di un Oscar e di un Golden Globe per la sceneggiatura di Shakespeare in Love.