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10:22 giovedì 12 giugno 2025
Ci sono voluti 20 anni ma a Firenze sono finalmente riusciti a rimuovere la gru degli Uffizi Ci sono voluti un account parodico su Instagram, una cordata d’imprenditori e due decenni per vincere contro il mostro di metallo.
Anche Glastonbury ha un problema di overtourism  Per evitare di chiudere alcuni palchi per sovraffollamento, quest’anno gli organizzatori venderanno meno biglietti. 
Kanye West ha cambiato nome un’altra volta, adesso non si chiama più Ye ma Ye Ye Come in tutte le cose che lo riguardano, nessuno ha la più pallida idea del perché lo abbia fatto.
I BTS hanno finito la leva militare e stanno preparando il ritorno sulle scene Dopo due anni di assenza, la band è pronta a tornare insieme: ci sarebbe un evento già in preparazione nel 2025.
È uscito il primo trailer di Eddington, il “western pandemico” di Ari Aster Prodotto da A24, con protagonisti Joaquin Phoenix, Pedro Pascal ed Emma Stone, uscirà nell'autunno di quest'anno nelle sale italiane.
È partita la Marcia mondiale per Gaza, con l’obiettivo di interrompere l’assedio di Israele alla Striscia Al momento sono in viaggio mille persone, verso Rafah. Altre migliaia dovrebbero unirsi alla Marcia al Cairo, ma gli ostacoli sono molti.
Il video ovviamente falso di un canguro che fa il check-in in aeroporto è stato ovviamente preso per vero da un sacco di persone È stato generato con l'AI e non si capisce come sia stato possibile che così tanto persone abbiano pensato fosse vero.
Con Frederik Forsyth muore l’ultimo grande scrittore di spionaggio che fu anche una vera spia Come John Le Carré e Graham Green, lo scrittore trasformò la sua esperienza nell'MI6 in best seller letti in tutto il mondo.

Wikileaks ha un nuovo direttore perché Julian Assange non ha accesso a internet

28 Settembre 2018

Julian Assange non sarà più il direttore di WikiLeaks. Il motivo, spiega il gruppo, sono le “circostanze straordinarie” in cui si trova. Da circa sei mesi, Assange non può comunicare con nessuno al di fuori dei suoi avvocati e, adesso, non ha neppure accesso a internet. Il suo posto a WikiLeaks sarà preso dal giornalista islandese Kristinn Hrafnsson, che con la testata ha collaborato fino al 2016 come portavoce. Stando a quanto riportato da The Verge, sarebbe stato lo stesso Assange e indicarlo come suo successore.

Il fondatore di WikiLeaks, in questo momento, si trova bloccato all’interno dell’ambasciata ecuadoregna a Londra, da cui è impossibilitato a uscire. Una volta in territorio inglese, infatti, Assange sarebbe immediatamente arrestato e estradato. Nel 2010, la Svezia emanò un mandato di arresto internazionale nel quale si accusava Assange dello stupro di due donne, le accuse sono cadute ma il mandato continua a essere valido.

Julian Assange parla con i media dal balcone dell’Ambasciata dell’Ecuador a Londra, nel maggio 2017 (Photo by Jack Taylor/Getty Images)

L’Ecuador gli concesse asilo politico nel 2012 e da allora Assange non è mai uscito dalla sede dell’ambasciata, la cui entrata è costantemente sorvegliata dalla polizia inglese. La prigionia non ha rappresentato un ostacolo al lavoro di Assange che, negli ultimi anni, ha continuato ad aggiornare i contenuti di WikiLeaks e a ficcare il naso nella politica internazionale. L’ultima tra le sue imprese è stato il furto delle mail di Hillary Clinton, pubblicate durante la campagna elettorale del 2016.

Adesso, però, l’Equador sembra averne abbastanza. Lo Stato sudamericano, in parole povere, gli concesse l’asilo politico a patto che non infastidisse più gli altri paesi. Venuta meno l’obbiedenza di Assad, il consolato ha scelto di punirlo privandolo (con tanto di allarme) di qualsiasi accesso a internet.

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