La mostra No Stone Unturned, dal 6 maggio alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia, è un invito a cambiare prospettiva e a non fidarsi né del primo sguardo né dell'ultimo.
James Marsh dirigerà un biopic su Samuel Beckett
«Prima balla, poi pensa. È l’ordine naturale». Proprio da questo suo citatissimo aforisma prenderà nome il nuovo film del premio Oscar James Marsh dedicato alla vita di Samuel Beckett: Dance First, in cui vedremo il vincitore del Golden Globe Gabriel Byrne nei panni del drammaturgo irlandese. A riportalo in esclusiva è stato Variety, che ha riferito qualche giorno fa come la Film Constellation stia vendendo i diritti di un prossimo film biografico sulla vita di Beckett: dagli anni spensierati parigini, alla resistenza nella Seconda guerra mondiale, al premio Nobel. E proprio a quest’ultimo evento è dedicato il focus del film: il 23 ottobre 1969, era in vacanza a Tunisi con la moglie Suzanne quando ricevette una notizia che lo fece “inorridire”. La stessa Suzanne Beckett ha descritto la notizia come una “catastrofe”, Beckett era, secondo il suo biografo ufficiale James Knowlson, sconvolto e angosciato e da questa reazione s’innesca la riflessione da cui è nato il progetto.
Scritto da Neil Forsyth, sceneggiatore vincitore del premio Bafta, Dance First verrà interpretato da Gabriel Byrne, attore e produttore irlandese classe 1950, celebre per I soliti sospetti, Death of a Ladies’ Man e Nemico pubblico, tra gli altri. Sempre come riporta Variety, il regista ha dichiarato: «Dance First è un racconto fantasioso, giocoso e toccante della vita di Beckett. Il film vede Beckett discutere degli errori della sua vita con un’altra versione di se stesso, un alter ego antagonista. Ma non è necessario essere uno studioso di Beckett per godersi questo film: la sceneggiatura è spiritosa ma drammatica, e si concentra sulle relazioni chiave della sua vita, includendo alcuni episodi sorprendenti come il suo coinvolgimento attivo nella Resistenza. Abbiamo Gabriel Byrne che interpreterà sia il maturo Beckett che il suo alter ego e ci aspettiamo di costruire un potente cast attorno a lui». Marsh ha vinto un Academy Award per il miglior documentario nel 2009 con Man on Wire, e ha anche diretto il film biografico di Stephen Hawking La teoria del tutto, che ha ottenuto ben cinque nomination agli Oscar del 2015, tra cui miglior film e la vittoria come miglior attore per Eddie Redmayne.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.