Con la Palma d’Oro a It was Just an Accident diventa il secondo regista, dopo Michelangelo Antonioni, a vincere tutti i grandi festival europei. Un traguardo incredibile, soprattutto per un uomo che da 30 anni sopravvive a censura, repressioni, incarcerazioni.
La Palma d’oro vinta da Jafar Panahi sta facendo litigare la Francia e l’Iran
La Repubblica islamica non ha gradito un commento sul film fatto dal ministro degli Esteri francese: ne è nata una crisi diplomatica.

Ad attendere Jafar Panahi al rientro in Iran dopo la vittoria della Palma d’Oro c’erano molti cinefili, ma anche alcuni oppositori del regime iraniano. All’aeroporto di Teheran una piccola folla ha acclamato il regista in un’atmosfera di festa, tra foto e fiori per celebrare la storica vittoria al Festival di Cannes, come riportato dal collega regista Mehdi Naderi. La prima Palma d’Oro iraniana dai tempi di Il gusto della ciliegia di Kiarostami qualche tensione diplomatica l’ha comunque creata. Le Monde riporta come Teheran abbia convocato l’ambasciatore francese dopo il commento del ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot, che ha definito la vittoria di Panahi «un gesto di resistenza contro l’oppressione del regime iraniano».
Stando a quanto riporta l’Irna, l’agenzia di stampa della Repubblica islamica, l’ambasciatore è stato convocato a causa «delle considerazioni insultanti e delle infondate insinuazioni del ministro francese». Il governo iraniano si spinge fino a dire che quello che bisogna condannare è «l’uso che il governo francese fa del Festival di Cannes […] per portare avanti un’agenda politica contro la Repubblica islamica».
Il litigio tra la diplomazia francese e quella iraniana segue il rientro in patria del regista di It Was Just an Accident è stato seguito con una certa apprensione dalle autorità francesi e dalla comunità cinematografica, dati i rapporti difficili tra governo iraniano e il cineasta, da sempre apertamente critico del regime. Per fortuna stavolta l’imprevedibile governo iraniano sembra aver allentato le redini della censura, almeno nei confronti di un artista che per anni ha dovuto lavorare in cladestinità, finendo più volte in carcere.
Pur non commentando ufficialmente la vittoria, il governo degli Ayatollah sembra proseguire la sua linea morbida. Dopo aver permesso a Panahi di essere in Croisette a presentare il suo film per prima volta in 15 anni, è arrivato il via libera per un viaggio a Sydney, per proseguire il tour promozionale del film It Was Just an Accident.

Con la Palma d’Oro a It was Just an Accident diventa il secondo regista, dopo Michelangelo Antonioni, a vincere tutti i grandi festival europei. Un traguardo incredibile, soprattutto per un uomo che da 30 anni sopravvive a censura, repressioni, incarcerazioni.