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15:47 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Innovare la società, rinnovare i giornali

Le cose che ci siamo detti a Studio in Triennale: Blendle e il modello iTunes delle news, il futuro del giornalismo tra paywall e ricavi in ribasso, la questione big data e il loro impatto sulla vita quotidiana.

28 Novembre 2014

La terza giornata di Studio in Triennale, nel pomeriggio, si è dedicata ai media e la tecnologia, due settori mai così uniti come di questi tempi. Abbiamo così cominciato ospitando il 23enne belga Thomas Smolders, strategist di Blendle, un’interessante start up olandese che si propone di rivoluzionare il consumo giornalistico. Blendle segue un modello simile a quello dell’iTunes Store, il negozio musicale di Apple in cui ogni brano costa 0,99 dollari e può essere acquistato singolarmente. La società usa lo stesso approccio nel mondo dei giornali e riviste, mettendo in vendita articoli singoli a prezzi piuttosto basso. Blendle, ha spiegato il suo strategist, sta attualmente collaborando perlopiù con editori olandesi e belga ma sta lavorando a un piano di allargamento territoriale, in Europa e negli Usa. Finita la presentazione, Smolders è rimasto sul palco dove è stato raggiunto da Luca Sofri, direttore det Il Post, Daniele Bellasio, social media manager del Sole 24 Ore e Beniamino Pagliaro, co-fondatore della newsletter mattutina Good Morning Italia. I quattro hanno così discusso di giornalismo digitale, della possibilità di usare paywall e altri metodi per rendere i siti di news economicamente indipendenti.

La giornata è poi sfumata sul tecnologico con il keynote di Louisa Heinrich di Superhuman – società di consulenza di cui abbiamo discusso qui – che si basa sulla centralità delle persone nel progresso tecnologico. Il discorso si è poi ampliato quando Heinrich è stata raggiunta sul palco da Gianni Riotta, giornalista della Stampa, Luigi Migliaccio, Global Head of IT Managed Services presso Ericsson, uno dei partner di Studio in Triennale e Anna Ascani, giovane deputata del Partito Democratico. Migliaccio ha spiegato alcune enormi potenzialità del big data, illustrando il ruolo della sua sua società nel potenziamento e allargamento dell’infrastruttura Internet in Italia e nel mondo, dalle navi cargo alle elezioni. Da qui si è partiti per una discussione sui pregi e difetti del big data e la ricerca di un sistema scolastico più moderno, il tema più caro ad Ascani.

Settori diversi e lontani accomunati da questioni e problemi in parte risolte, in parte ancora da risolvere come la sostenibilità del giornalismo nel XXI secolo e l’istruzione italiana. Tantissima carne al fuoco, però, e molte proposte, il che fa ben sperare.

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