Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Ilary Blasi vuole diventare una book influencer?
Il potere dei vip di influenzare i lettori è noto da molto prima che Kendall Jenner venisse paparazzata mentre leggeva Stanotte sono un’altra di Chelsea Hodson a bordo di uno yacht e Grimes si mettesse a trollare i paparazzi fingendo di leggere Il manifesto del partito comunista. Ultimamente, però, l’impressione è che, contrariamente a tutti noi, le celebrity si siano messe a leggere un libro dopo l’altro, condividendo generosamente le loro letture. Ad aprile è girato molto un pezzo uscito sul New York Times, “Searching for the Notorious Celebrity Book Stylist“, in cui Nick Haramis analizzava il modo in cui il rapporto tra i libri e la moda è cambiato e anche il rapporto tra i libri e le persone famose, che non si accontentano di leggere qualsiasi cosa ma ci tengono a ostentare scelte letterarie raffinate.
Un fenomeno, questo, che non sembrava coinvolgere più di tanto il nostro Paese, dove a endorsare i libri di solito sono le book-influencer, le persone che lavorano nel settore culturale o al massimo il sindaco Beppe Sala (ricordiamo il suo entusiasmo per Persone normali, letto durante la sua vacanza a Formentera). Nelle ultime settimane, però, su Instagram è emerso un nuovo punto di riferimento letterario: fresca di separazione da Totti, pare che Ilary Blasi si sia lanciata nella lettura, e che lettura. La storia più recente pubblicata sul suo profilo Instagram (se andate a vederla, è ancora lì) mostra un libro che di certo non ha bisogno di pubblicità, ovvero il terzo romanzo di Sally Rooney, Dove sei mondo bello (Einaudi). Una decina di giorni fa, a Zanzibar, Blasi aveva pubblicato una storia in cui leggeva Le cattive di Camilla Sosa Villada (Edizioni Sur). Chissà se è dotata di un book stylist, e se sì, chi è.