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17:46 sabato 9 agosto 2025
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.
Instagram si è “ispirato” di nuovo a TikTok e ha introdotto la funzione repost Tra le nuove funzioni introdotte dall’ultimo aggiornamento ce n’è una che lo farà somigliare ancora di più al social rivale.
La rapper Lil Tay ha aperto OnlyFans appena compiuti i 18 anni e ha raccolto 1 milione di dollari in 3 ore Il suo è il nuovo record per quanto riguarda la velocità dei guadagni e batte quelli precedenti di Bhad Bhabie e Bella Thorne.
Al concerto delle Blackpink a Milano c’era anche Giorgia Meloni Dopo aver dato l’ultimo via libera al ponte sullo Stretto, la premier ha accompagnato la figlia all’attesissimo concerto della band coreana.
Il vero re dell’estate cinematografica potrebbe non essere Pedro Pascal Tre film in contemporanea nelle sale statunitensi è l’impressionante risultato raggiunto da Pascal…e da un inaspettato rivale.
È in corso un torneo di scacchi per stabilire qual è l’AI più intelligente Gemini, DeepSeek e ChatGPT si stanno sfidando in un torneo commentato in diretta da grandi campioni “umani” del gioco.
James Cameron ha detto che il film su Hiroshima sarà il più difficile mai realizzato Il regista di Titanic e Avatar ha spiegato che sarà una sfida tecnica ma anche umana e che potrebbe anche «non essere all'altezza del compito».
Un zoo danese cerca animali domestici indesiderati per sfamare i suoi predatori Piccoli animali da cortile e cavalli potranno essere donati per ricreare la catena alimentare naturale di tigri, leoni e linci in cattività.

Il rione Monti

30 Giugno 2011

“Il Negroni che guardavi dall’alto e mescolavi/ a fine giugno maturità e aperitivo a Monti” cantano i già classici e favolosi Cani. A Monti, al rione Monti, primo rione di Roma, ci vai a tagliarti i capelli da Contesta, il parrucchiere con le succursali a Miami, New York e Shanghai (e al più esotico e impenetrabile Pigneto); a Monti ci vai per le maglie a righe American Apparel, per le polpettine biologiche del Mia Market, dove forse riesci a iscriverti anche a interessanti workshop tematici (per esempio: sulle frittelle di San Giuseppe, ma solo in stagione). O per la forneria slow food di via Urbana, proprio accanto al ristorantino hi-tech e chilometri zero che porta anche la spesa bio in casa e in ufficio (naturalmente in bici). O per l’asta delle bici usate molto Amburgo e Williamsburgh, la domenica mattina, o per il patinato Mercato Monti. O appunto per bere Negroni (ma più spesso, Spritz) in piazzetta, col tuo Macbook Pro nel bar di Silvana, con l’aria di scrivere cose fondamentali stando invece su Facebook. A volte anche per vedere di incontrare Mario Monicelli, quando c’era. O per assistere ai funerali di Angelino il barbone (santo subito di quartiere, con gli striscioni “un angelo ci ha lasciato”), che aveva il privilegio di dormire in una Tipo posteggiata e non sgomberata davanti alla casa di Giorgio Napolitano.

“Ci vediamo a Monti” adesso andava benissimo. E il primo rione, racchiuso tra via Nazionale e via Cavour, oggi cuore dell’hipsteria romana, un tempo suburra, luogo di lupanari e di bassi, risse e commerci d’ogni genere. Fino agli anni Novanta considerato infrequentabile, non solo da chi aveva scelto d’andare a vivere morettianamente, a Casalpalocco. Sconosciuto ai romani stessi, che quando dicevi Monti rispondevano “Tiburtini?”, scambiando la periferia più trucida con un centro storico che effettivamente era stato trucido anche dippiù, con le sue mignotte e i suoi racket e la sua violenza che non riesce a essere molto contenuta nelle due palestre locali, l’Audace e la Monti, in virile competizione, e a celarsi dietro i wayfarer e le righine American Apparel.

Monti precipitato e concentrato di un ventennio che ha trasformato Roma da sonnacchiosa esotica capitale coloniale a sfasciata e pazza aspirante capitale fighetta, con i suoi musei e le sue archistar, con i suoi Gagosian e i suoi Maxxi e i Macro, molta arte contemporanea e molti acronimi. Nel frattempo, molti “eventi”, molto sviluppo, molti soldi, molti turisti impazziti, molto degrado. Monti lì, sempre al centro, ma adesso incolpevole buco nero di tanta coolness e hipsteria. Vetri rotti e risse, e poi puntuale è arrivata la violenza, quella gaddiana del Pasticciaccio (via Merulana è a cinquecento metri), sfociata qualche sera fa in un delitto tremendo, con un branco di ventenni monticiani a ridurre in fin di vita un ragazzo, a calci e pugni, perché “faceva troppo rumore”. “Roma non è insicura, c’è la cultura della violenza che c’è nelle altre metropoli” ha detto il sindaco Alemanno. “Andrò a New York a lavorare o a studiare. Dirò ai miei genitori che sto male qui a Roma. Vedrai, vedrai, vedrai”, sempre I Cani.

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