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20:26 martedì 1 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

Il rallentamento dell’economia cinese in 3 grafici

19 Gennaio 2016

L’economia cinese non cresceva così lentamente da 25 anni. I dati resi pubblici dal governo cinese sulla crescita del Prodotto interno lordo dimostrano che il Pil del Paese è cresciuto del 6,9 per cento nel 2015.

Il rallentamento della crescita dell’economia cinese, che si era espansa a ritmi a doppia cifra nell’ultimo decennio, era nell’aria da tempo (ne avevamo parlato anche noi, qui). Lo stesso governo di Pechino si era prefisso come obiettivo una crescita di “appena” il 7 per cento. Tuttavia l’annuncio ha suscitato reazioni negative perché si tratta della crescita più bassa dal 1900, come si vede da questo grafico realizzato dal sito Quartz.

PIL cinese

Per quanto non inaspettato, l’annuncio cinese ha spinto il Fondo Monetario Internazionale a rivedere, in negativo, le previsioni di crescita globale per il 2016: adesso il Fmi prevede una crescita dell’economia globale del 3,4 per cento nell’anno che è appena iniziato, mentre a Ottobre aveva previsto una crescita del 3,6.

La Cina è la prima potenza economica al mondo (lo è diventata, superando gli Usa, nel 2014). A spingere il Fondo monetario a rivedere la sua stima, tuttavia, non sono stati soltanto i dati del Pil (il rallentamento era previsto), ma anche la volatilità dei mercati: «Non abbiamo visto grandi cambiamenti nei fondamentali dell’economia cinese, rispetto a sei mesi fa, ma i mercati reagiscono molto a piccoli eventi», ha detto alla Reuters il consigliere economico del Fondo Maurice Obstfeld. Questo grafico del New York Times rende bene l’idea della volatilità della borsa cinese:

borsa cinese

A preoccupare gli analisti finanziari, inoltre, sono anche altri indici: la produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti in capitale fisso sono in netto declino, come si può vedere da questo grafico realizzato da Business Insider.

produzione industriale

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