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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Il film scomparso di Paul Newman è stato ritrovato

30 Novembre 2016

C’è un film diretto da Paul Newman che non avete mai visto. È un adattamento dell’opera teatrale di Cechov I danni del tabacco ed è rimasto nascosto per circa cinquant’anni, finché Allan Jalon di Forward ha conosciuto l’unica persona che ne ha ancora una copia.

Il cortometraggio, che dovrebbe andare in onda sul canale americano Turner Classic Movies all’inizio del prossimo anno, dura circa 25 minuti e il protagonista è interpretato da Michael Strong, un attore semi-sconosciuto – ma amato dai registi, in particolare modo da Elia Kazan – che Newman notò mentre si esibiva nello stesso monologo all’Actors Studio di New York nel 1959.

Il film fu proiettato una sola volta nel 1962, ma poi nessuno ne ha più saputo niente, finché Jalon lo ha chiesto a Jack Garfein, direttore, produttore e sopravvissuto dell’Olocausto, nonché amico di Newman. Garfein ha l’unica copia ancora esistente di quel film, resa in dvd grazie alle pressioni della moglie Natalia Repolovsky che lo aveva ritrovato per caso nella casa parigina del marito e lo aveva convinto a rivederlo.

newman film tabacco

In realtà, come spiega Garfein su Forward, Paul Newman tolse il suo nome dal film per motivi poco chiari: secondo alcuni era deluso dal risultato, secondo altri la moglie Joanne Woodward l’aveva convinto a tenerlo nascosto. Per Garfein, invece, semplicemente non aveva trovato qualcuno che lo distribuisse: «Rispetto l’opinione di Paul, non l’ho guardato perché se lui pensava che fosse deludente forse avrei dovuto pensarlo anche io», ha detto.

In realtà, dopo averlo visto con la moglie, «siamo rimasti in silenzio. Sapevo che né io né Paul avremmo avuto ragione a essere stati delusi», ha detto Garfein.  Prima della realizzazione del film, molti amici avevano ammonito Newman circa le difficoltà derivanti dal farne uno basato su un monologo teatrale, ma lui era convinto di ciò che voleva fare. Gli storici del cinema fino ad ora hanno considerato la carriera da regista di Newman come composta da soli sei film, ma adesso, forse, potrebbero aggiungere anche questa pellicola.

Jalon, che ha visto ciò che rimane dal film, dice che l’uso de silenzi gli ha ricordato i lavori di Samuel Beckett, le luci le pellicole espressioniste tedesche, ed è rimasto colpito anche dalle musiche di David Amram, che ha ricordato quando Newman lo chiamò dicendogli che stava per fare il suo primo film: «Lui voleva essere un artista, non un’altra celebrità egocentrica», ha detto a Jalon.

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