Dopo Roma e Ibiza, nel 2026 Six Senses arriverà anche a Milano, in via Brera 19. Di questa nuova idea di lusso e ospitalità abbiamo parlato con il General Manager André Buldini.
Ikea aprirà un mercatino online per poter comprare e vendere mobili Ikea usati
«Milioni di mobili ogni anno vengono buttati via. Tenendo fuori dalle discariche i prodotti Ikea, trovando invece loro nuove case, speriamo di incoraggiare a ridurre gli sprechi e prolungare la vita dei nostri prodotti», si legge sul sito Ikea Preowned. Per il momento il servizio è in fase di test in due sole città, Madrid e Oslo, ma se va tutto bene a dicembre si espanderà a livello globale. Ikea Preowned funziona come una normale piattaforma dell’usato online solo che in questo caso la compravendita includerà esclusivamente prodotti Ikea (tranne materassi, elettrodomestici da cucina e, ovviamente, prodotti alimentari: no, non potete rivendere le polpette se vi accorgete di aver acquistato per sbaglio quelle vegetali).
Oltre a ridurre gli sprechi e stimolare scelte più sostenibili, lo scopo di questa iniziativa è proprio quello scoraggiare i clienti a vendere su altre grandi piattaforme come eBay, Craigslist o Gumtree, dove i prodotti Ikea vanno fortissimo, e mantenere i contatti con loro. Come funziona? Sul sito Ikea Preowned il venditore carica gli oggetti e i mobili che vuole vendere. Prima di essere resa disponibile sul sito, la merce viene valutata (oltre a essere un prodotto Ikea dev’essere in buone condizioni): se risulta idonea viene pubblicata con nome, foto, descrizione, prezzo proposto, posizione approssimativa in cui il prodotto si trova e nome del venditore. Sulla base delle immagini e della descrizione, Ikea propone un prezzo di vendita che il venditore potrà confermare o modificare. Una volta stipulato l’accordo, il venditore si incontrerà con l’acquirente in un luogo fisico per la consegna della merce. Il pagamento avviene tramite bonifico bancario, senza costi aggiuntivi.
Montblanc ha aperto una nuova esposizione permanente, un luogo che racconta la sua storia, il lavoro degli artigiani e i grandi pensatori che negli anni hanno utilizzato le famose stilografiche e altri strumenti di scrittura.
Un nuovo modo di andare al cinema si è diffuso negli ultimi anni nelle città: proprio quando si pensava che multisala e piattaforme non avrebbero lasciato spazio, si sono affermati piccoli cinema di quartiere.