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Come sono oggi i luoghi del rock di New York

Dal Chelsea Hotel al Queensboro Bridge, Ciro Frank Schiappa ha fotografato oggi luoghi mitici del passato e li ha raccolti in New York Serenade, che sarà presentato alla Galleria Sozzani martedì 29 novembre.

di Redazione

Il 2 luglio 1966, l’allora fidanzata di Keith Richards, Linda, convinse tutti i membri dei Rolling Stones ad andare a vedere un chitarrista sconosciuto al The Blue Flames at Ondine, un club sulla 59esima strada vicino al Queensboro Bridge. Lo “sconosciuto” in questione era Jimi Hendrix e l’immagine del Queensboro (la prima della nostra gallery) fa parte di New York Serenade, un libro (edito da Skira) con le fotografie di Ciro Frank Schiappa che sarà presentato martedì 29 novembre alla Galleria Sozzani di Milano alle 18.30.

Ogni scatto è una tappa che guarda dal presente la storia del rock nella città: Michele Primi, che ha scritto i testi, ha recuperato delle memorie, dei ricordi, degli aneddoti che legano metropoli e genere musicale utilizzando anche frammenti di canzoni e racconti degli stessi musicisti. Ci sono, ad esempio, un brownstone all’incrocio tra Lexington Avenue e la 125esima strada, dove Lou Reed, che all’inizio degli anni Sessanta studiava alla Syracuse University, era andato per comprare 26 dollari di eroina da uno spacciatore. Quel giorno fu l’ispirazione per la canzone “I’m waiting for the man”, uscita nel 1967 nell’album di debutto dei Velvet Underground.

Sempre sulle intersezioni, quella tra la 53esima e la Third Avenue era conosciuta come “The Loop” a causa dell’alta concentrazione di prostituzione maschile, e ispirò il secondo singolo dei Ramones, che nella canzone “53rd &3rd” scritta da Dee Dee Ramone, raccontavano la storia di un gigolò che uccise un suo cliente con una lametta. Ma ci sono anche le storie sul Chelsea Hotel, che ospitò artisti, scrittori, musicisti tra cui Leonard Cohen che qui incontrò in ascensore Janis Joplin trovando l’ispirazione per la sua “Chelsea Hotel #2”, Andy Warhol, David Bowie, John Lennon e Yoko Ono.