Hype ↓
22:22 sabato 13 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

I libri finalisti del Man Booker Prize

14 Settembre 2016

Il 25 ottobre sarà dichiarato il vincitore del The Man Booker Prize, il prestigioso premio inglese che annualmente, dal 1969, sceglie il miglior titolo di narrativa pubblicato nel Regno Unito in lingua inglese. Avevamo già parlato della longlist dei semifinalisti, pubblicata a luglio, ma ora la selezione è passata alla fase successiva: la giuria presieduta da Amanda Foreman ha scelto i sei titoli che competeranno per ricevere il premio finale di 50 mila sterline.

Il premio Pulitzer Elizabeth Strout, col suo fortunato Mi chiamo Lucy Barton, è stata a sorpresa esclusa, e la stessa sorte è toccata al già due volte vincitore del Man Booker Prize, J. M. Coetzee con The Schooldays of JesusIn gara restano tre uomini e altrettante donne, divisi equamente tra americani e inglesi. Di seguito abbiamo riassunto le trame delle opere finaliste, tratte dal sito ufficiale del premio letterario.

The Sellout di Paul Betty (Oneworld)

Il narratore è il figlio di un padre single, sociologo, che trascorre l’infanzia a Dickens, un ghetto nella periferia sud di Los Angeles, a fare da cavia per gli studi del padre. Il ragazzo crede che questi lavori pionieristici risolveranno i problemi economici della famiglia ma, quando l’uomo muore in una sparatoria con la polizia, rimane da solo con le spese funerarie da pagare. Come se non bastasse, dopo questi eventi scopre che Dickens è stata cancellata dalla mappa per salvare la California da ulteriori imbarazzi. Con l’aiuto di una personalità della zona, il protagonista decide di ripristinare la schiavitù e la segregazione nel liceo locale, finendo davanti alla Corte Suprema. Inizia allora un’epopea che sfida i principi della Costituzione degli Stati Uniti, il movimento dei diritti civili e il tema dell’uguaglianza razziale.

Hot Milk di Deborah Levy (Hamish Hamilton)

Due donne arrivano in un piccolo villaggio di pescatori in Spagna. La più anziana soffre di una misteriosa paralisi ed è in cerca di una cura mentre l’altra, la figlia Sofia, la assiste e cerca di comprendere la sua malattia. Circondate dal calore opprimente del deserto, le due sono costrette a confrontarsi con il difficile rapporto madre-figlia, che l’autrice mette in scena spingendoli fino al punto di rottura.

His Bloody Project di Graeme Macrae Burnet (Contraband)

Nel 1869, il caso di Roderick Macrae attira il pubblico inglese: i quotidiani riportano i dettagli scabrosi dell’uccisione brutale di tre persone in un paesino di campagna. L’autore scozzese ricostruisce la storia e il processo, utilizzando anche trascrizioni legali, report medici, articoli di giornale e comunicati della polizia, che mostrano come l’accusato abbia ammesso subito la sua colpa, senza nemmeno provare a scagionarsi dalle accuse. Perché non ha cercato di difendersi di più o di nascondere il crimine? Era stupido, o pazzo? Oppure aveva un altro motivo?

ottessa-moshfegh-eileenEileen di Otessa Moshfegh (Jonathan Cape)

Eileen Dunlop è una ragazza senza pretese ma mentalmente disturbata, intrappolata tra il ruolo di badante per il padre alcolizzato e il lavoro come segretaria in un carcere minorile. Consumata dal risentimento e dal disgusto verso se stessa, Eileen riempie le sue giornate con fantasie perverse e sogni di fuggire in città. Le notti e i weekend, invece, li passa a rubare, a inseguire la guardia carceraria Randy e a togliere il padre dai guai. Quando la bella e carismatica Rebecca Saint John arriva come nuova consulente del carcere, Eileen rimane incantata e incapace di resistere a quella che sembra una miracolosa amicizia. All’improvviso, la sua affezione per Rebecca la porta a compiere un crimine che va oltre la sua immaginazione.

All that man is di David Szalay (Jonathan Cape)

Nove uomini. Ognuno di loro a un diverso stadio della vita, ognuno lontano da casa e ognuno che vuole dare un senso al concetto di esistenza. Tracciando un arco che va dalla giovinezza all’età più anziana, il romanzo unisce queste vite separare per mostrarci persone assurde e sconnesse, cattive e scioccanti; vitali, penose e divertenti.

Do not say we have nothing di Madeleine Thien (Granta Books)

1991, Canada. Marie, dieci anni, e la madre invitano un ospite nella loro casa: una ragazza di nome Ai-Ming, che è fuggita dalla Cina dopo le proteste di piazza Tienanmen. Ai-Ming racconta alla bambina la storia della sua famiglia nella Cina rivoluzionaria, una storia che ruota attorno a tre musicisti – un compositore timido, un violinista prodigio e un pianista enigmatico – che lottano durante la Rivoluzione culturale cinese per rimanere fedeli gli uni agli altri, nonché alla loro arte. Obbligati a re-immaginare il loro io privato e la loro professione, i loro destini si riverberano a distanza di anni, con conseguenze profonde per Ai-Ming e Marie.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.