Era amato dal pubblico, era amato dai critici, era amato dagli attori, era amato dagli sceneggiatori: Reiner è stato uno dei maestri americani, una delle più influenti e carismatiche personalità mai viste a Hollywood.
I consumi culturali giornalieri di S. Soderbergh
Tra le cose strane che girano in rete ne abbiamo trovata una un po’ più strana (ma anche interessante, e curiosa) delle altre: ovvero la lista dei consumi culturali dell’ultimo anno di Steven Soderbergh. E’ stata compilata direttamente da lui e pubblicata ieri sul sito Studio360.org, dopo che lo stesso Soderbergh l’ha consegnata al giornalista Kurt Andersen, in circostanze non chiarissime. La cosa divertente è principalmente la mancanza di una risposta alla domanda “perché?”, ovvero la totale insensatezza della cosa. Altre cose interessanti sono il fatto che Soderbergh ha guardato The Social Network per cinque volte, nonché Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta per tre volte in una sola settimana. Ma ne viene fuori che Soderbergh è soprattutto un appassionato lettore, e che in due giorni – pare – abbia letto L’Opera Galleggiante di John Barth, e in tre Libertà di Franzen (di cui parliamo oggi, in home page). Se volete farvi un’idea di come si intrattiene Soderbergh quando ha tempo libero (o di come si ispira, a seconda), potete leggervi tutta la lista, day by day, qui.
Il film di Albert Serra sul torero peruviano Andrés Roca Rey porta il documentario in un territorio inesplorato e violento, persino ostile allo spettatore. Ed è proprio questo a renderlo una delle opere fondamentali della storia recente del cinema.
Il libro, uscito 20 anni fa in Francia ma solo adesso in Italia, è il racconto in immagini e parole della breve storia d'amore con il fotografo Marc Marie, attraverso il quale Ernaux tocca tutti i temi che caratterizzano la sua letteratura.