«No, in realtà, per essere precisi, abbiamo pagato noi. Il 60 per cento della spesa totale l’abbiamo sostenuta noi. E abbiamo fatto le stesse cose che hanno fatto gli Stati Uniti: prestiti, garanzie e prestiti a fondo perduto. Ci abbiamo messo soldi veri»
A Hong Kong c’è un musical in cui Trump e Zelensky si massacrano a colpi di assoli
Lo spettacolo Trump, The Twins President, ovviamente sold out, traspone in musica anche il litigio tra i due nello Studio Ovale.

Trump ha un misterioso fratello gemello di nome Chuan Pu che vive in Cina e che appare in sogno alla figlia Ivanka: questo è il surreale incipit di Trump, The Twins President, spettacolo di opera cantonese i cui biglietti vanno a ruba. Impossibile trovare un posto al Teatro Xiqu di Tsim Sha Tsui, dove lo spettacolo va in scena dal 2019.
Ad attirare l’attenzione internazionale però non sono i rapimenti alieni e altre bizzarie di cui è piena la trama della commedia, ma il duello canoro tra il presidente Donald Trump e l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. RaiNews riporta alcune clip dello spettacolo, recitato e cantato in cinese, che riprende l’incredibile scena vista qualche mese fa alla Casa Bianca in cui Trump scherniva Zelensky per il suo abbigliamento. D’altronde gli outfit e le parrucche sono gli elementi che rendono immediatamente riconoscibili i due personaggi, superando anche lo scoglio linguistico.
A scrivere questa parodia in musica è stato un personaggio altrettanto sui generis: il mix a metà tra satira e telenovela di Trump, The Twins President è stato ideato da Edward Li, ex insegnante di Feng Shui riconvertitosi drammaturgo. Lo spettacolo ha debuttato ufficialmente nel 2019, ma è evidente come venga continuamente aggiornato per star dietro alle quotidiane assurdità del Presidente degli Stati Uniti.

L'agguato a Zelensky, le fake news sul Sudafrica, le provocazioni a Canada e Groenlandia, i continui ripensamenti sui dazi, i social della Casa Bianca trasformati in pagine di meme: gli Stati Uniti hanno sostituito la diplomazia con il cazzeggio.

Diario per John, "opera postuma" che raccoglie le conversazioni tra la scrittrice e il suo psichiatra, è finito al centro del dibattito letterario. Davvero tutto quello che gli scrittori scrivono è fatto per essere letto e pubblicato? Anche senza il loro consenso?