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22:17 giovedì 11 dicembre 2025
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Hedi Slimane lascia Saint Laurent

01 Aprile 2016

Quando Hedi Slimane ha deciso di presentare le collezioni uomo e donna Saint Laurent con un unico grande evento a Los Angeles, lo scorso febbraio, in molti vi hanno visto un’uscita di scena in grande stile. Allo stesso modo, lo show di haute couture durante l’ultima settimana della moda di Parigi poteva essere un grande inizio o un gran finale: oggi abbiamo la conferma che sì, Slimane si stava preparando a lasciare il marchio fondato da Yves Saint Laurent, dove pure la sua avventura nel design di moda è iniziata. Lo ha confermato Kering stamattina con un comunicato ufficiale, come riporta Business of Fashion. I primi pettegolezzi indicano Anthony Vaccarello come il fortunato sostituto, ma per ora non c’è nulla di ufficiale. Quello che sappiamo di sicuro, invece, è che uno dei designer più discussi dell’attuale panorama lascia il brand che ha costruito a sua immagine e somiglianza nel corso del suo percorso quadriennale, non senza provocare accese reazioni.

Il suo debutto, concomitante a quello di Raf Simons da Dior nel 2012, aveva lasciato freddi, quando non ostili, i critici, ma il mercato gli aveva dato subito ragione. Appellandosi ai grandi classici dello stile Saint Laurent e aggiungendoci una forte attitudine grunge, Slimane può essere considerato a buon diritto colui che più, negli ultimi anni, ha saputo vestire le persone. Dalle celebrity alle adolescenti che ne comprano i copycat dal fast-fashion, il look Saint Laurent è quello che ha invaso le strade: dalla camicia a quadri legata in vita sui pantaloni di pelle ai mini abiti di paillettes, i suoi capi semplici ma estremamente riconoscibili sono stati una benedizione per lo storico marchio, che ha chiuso il 2015 con un fatturato che si aggira intorno ai 974 milioni di euro.

Portrait Of YSL Creative Director Hedi Slimane

Il suo approccio alla direzione creativa è stato “onnicomprensivo”: dopo aver spostato il suo quartier generale a Los Angeles, infatti, Slimane ha scattato personalmente tutte le campagne pubblicitarie, scegliendone i protagonisti, spesso mutuati dalla scena musicale losangelina, ha ridisegnato tutte le boutique e seguito la comunicazione in toto. Al suo successore tocca perciò un compito non semplice. I suoi due ultimi show, che si sono succeduti nell’arco di meno di un mese, sono stati un’uscita di scena in grande stile per davvero: durante l’evento di febbraio, il designer francese ha dimostrato come la sua visione del marchio potesse essere ben più complessa di un revival anni Novanta, mentre la sfilata di alta moda, senza musica e con il numerino per ogni modella come si usava negli anni Sessanta, è sembrato un omaggio al fondatore e, allo stesso tempo, una boccata d’aria fresca all’interno di una Fashion Week dove i vestiti contano sempre meno. Solo qualche giorno fa, inoltre, è stata annunciata la nuova campagna, con protagoniste Cara Delevingne e Jane Birkin.

Durante il suo periodo da direttore creativo ha rilasciato una sola intervista – quest’estate, a Yahoo Style – e si è fatto vedere pochissimo, rinunciando anche all’inchino finale in alcuni dei suoi show. Ha fatto arrabbiare molti giornalisti e addetti ai lavori, centellinando gli inviti per le sue sfilate, non si è tirato indietro quando si è trattato di rispondere alle critiche, come dimostra l’ormai epico scontro con Cathy Horyn. Probabilmente tornerà a fare il fotografo, o magari no, ma per dirla con le parole della stessa Horyn, bisogna ammettere che è uno intelligente.

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