In crisi demografica ed economica, distrutta da siccità e incendi, la città è diventata ora cavia dell'esperimento autoritario di Donald Trump. Un esperimento che, se dovesse riuscire, potrebbe cambiare la storia americana.
Ci sono voluti 20 anni ma a Firenze sono finalmente riusciti a rimuovere la gru degli Uffizi
Vent'anni più un account parodia su Instagram, una cordata d’imprenditori e l'appello disperato del direttore del Museo.

Non fosse così sgraziata e fuori contesto, ci si sarebbe potuti persino affezionare alla gru che da 20 anni rovina la vista di piazza della Signori, a Firenze. Installata 20 anni fa per spostare i materiali necessari ai lavori di ampliamento delle Gallerie degli Uffizi, la gru si è trasformata in una sorta di nuovo, sgradito e sgraziato campanile della città. Gli alti costi d’installazione, le autorizzazioni necessarie a smontarla e un generale immobilismo politico hanno fatto il resto, rendendola simbolo, come si legge sul Guardian (e non solo), dell’immobilismo, del lassismo, della burocrazia italiana.
C’è voluto un appello pubblico dell’esasperato direttore degli Uffizi Simone Verde per risolvere la situazione. Una cordata d’imprenditori locali ha messo assieme i soldi necessari per provvedere alla sostituzione della gru con un’altra gru meno visibile, mentre le autorità hanno finalmente concesso il via libera alla richiesta di rimozione . Tutto bene quello che finisce bene, nella speranza che questo risultato possa dare nuovo slanci0 a una ristrutturazione che, per costi e tempi, Verde ha definito come «maledetta». E chissà se alla festa per la rimozione della gru non sarà invitato anche il creatore dell’account Instagram che ironizzava sull’inamovibilità della gru («Non puoi non fotografarmi» recita beffarda la bio del profilo della gru).

Abbiamo curato due talk per "The Red View - Unveiling Passion", l'evento di Campari che negli scorsi giorni ha animato il sedicesimo piano dell'edificio milanese, finalmente ristrutturato e restituito alla città dopo 5 anni di lavori.