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L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.
Nel primo teaser del nuovo Scrubs c’è la reunion di (quasi) tutto il cast originale J.D., Turk, Elliot e anche il dottor Cox al Sacro cuore dopo 15 anni, invecchiati e alle prese con una nuova generazione di medici. Ma c'è una grave assenza che i fan stanno già sottolineando.
Anche il Vaticano ha recensito entusiasticamente il nuovo album di Rosalía José Tolentino de Mendonça, prefetto per il Dicastero per la Cultura e l’educazione del Vaticano, ha definito Lux «una risposta a un bisogno profondo nella cultura contemporanea».
La nuova funzione di geolocalizzazione di X si sta rivelando un serio problema per i politici Non è facile spiegare come mai i più entusiasti sostenitori di Donald Trump postino dall'India o dalla Nigeria, per esempio.
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Il Grande Museo Egizio di Giza ha appena aperto ma ha già un grave problema di overtourism A nulla è servito il limite di 20 mila biglietti disponibili al giorno: i turisti sono già troppi e il Museo adesso deve trovare una soluzione.

In Grecia stanno usando i droni per liberare le spiagge occupate abusivamente

18 Luglio 2024

Quello dell’occupazione illegale delle spiagge è un problema che conosciamo bene anche in Italia: un mese fa ne abbiamo discusso con Agostino Biondo dell’associazione Mare Libero, che dall’inizio dell’estate porta avanti una serie di proteste contro gli stabilimenti balneari che continuano a “occupare” le spiagge nonostante le concessioni statali siano scadute da un pezzo. Un problema simile lo hanno anche in Grecia, dove i cittadini hanno deciso di applicare una soluzione piuttosto radicale: sdraio e ombrelloni messi dove non potrebbero stare vengono scovati con i droni, ripresi e segnalati alle autorità competenti tramite un’app.

Il problema, stando a quanto riporta Euronews, riguarda bar, ristoranti e qualsiasi tipo di esercizio commerciale “balneare” che, senza permesso, piazzano sdraio, lettini e ombrelloni sulle spiagge, affittandoli ai bagnanti. Spesso capita anche che queste sdraio e questi ombrelloni vengano piazzati troppo vicino all’acqua: in Grecia infatti vige una legge che impone una distanza di almeno quattro metri tra il mare e qualsiasi postazione. Questo significa anche che non si possono mettere sdraio e ombrelloni su spiagge “profonde” meno di quattro metri. Per far rispettare la legge e proteggere l’ambiente, dunque, i cittadini hanno iniziato a usare i droni e raccogliere segnalazioni attraverso l’app MyCoast, che fornisce agli utenti anche una lista di tutti gli esercizi in regola con i permessi, in modo che non ci siano segnalazioni errate. Fino a ora sono state fatte, tramite droni e app, più di mille denunce e comminate multe per oltre 350 mila euro. Irregolarità e illeciti sono stati scoperti praticamente lungo tutta la costa e in tutte le maggiori isole greche, ma la multa più salata – 220 mila euro – l’hanno pagata i gestori di uno stabilimento illegale sulla spiaggia di Thymari, nel comune di Anavyssos, distante circa un’ora di macchina da Atene.

Il tutto serve a ridurre l’affollamento sulle spiagge greche e, soprattutto, limitare i danni economici e ambientali che da questo affollamento vengono. La legge greca impone che il 70 per cento di qualsiasi spiaggia sia libero, ovvero che non ci siano lettini, sdraio, ombrelloni a pagamento. La percentuale sale all’85 quando si tratta di zone protette per motivi vari ed eventuali, dove la legge impone stringentissime limitazioni anche all’edilizia. Per gli stabilimenti balneari c’è l’obbligo di detenzione di una licenza, che può essere acquistata e rinnovata tramite aste online. Anche i proprietari di regolare licenza, in ogni caso, devono rispettare il limite dei quattro metri e, soprattutto, fornire corrette indicazioni a chi chiede dove si trovi la spiaggia libera.

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