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13:36 sabato 22 novembre 2025
Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

Condé Nast non pubblicherà più il magazine di Gwyneth Paltrow

26 Luglio 2018

Come racconta il Guardian, la partnership tra Condé Nast e Gwyneth Paltrow è finita dopo soli due pubblicazioni a causa delle regole imposte dall’editore, troppo rigide per l’attrice. Tutto era cominciato benissimo, con il pieno appoggio della direttrice artistica Anna Wintour, entusiasta dell’idea di realizzare una rivista ispirata Goop, che in principio era la newsletter personale di Paltrow. Nel corso degli anni, i consigli beauty, moda e lifestyle di Goop, tutti improntati alla ricerca di uno stile di vita più “naturale”,  hanno riscosso un tale successo da trasformare l’ex attrice in un’imprenditrice e la newsletter (che nel frattempo è diventata un sito web) in un vero e proprio marchio, con tanto di una sua linea di abbigliamento.

A innervosire l’imprenditrice, come ha raccontato lei stessa al New York Times Magazine, è stata l’abitudine di Condé Nast (più che legittima, aggiungiamo noi) di controllare che tutti i dati riportati negli articoli fossero corretti. Abituata a pubblicare sul sito di Goop interviste con guaritori e professionisti non tradizionali, Paltrow non si era mai preoccupata di verificare se ciò che i suoi intervistati affermavano fosse scientificamente possibile o corretto dal punto di vista medico. Condé Nast, invece, ha insistito perché tutte le affermazioni pubblicate sul magazine cartaceo venissero controllate.

Dopotutto, anche senza fact-checker impeccabili come quelli del New Yorker (qui la nostra intervista a Peter Canby, il capo della squadra del magazine famoso per anche per l’attenzione con cui controlla i dati), è facile farsi venire dei dubbi riguardo a certe “cure” presentate sulle pagine di Goop (un esempio: mangiare o bere nient’altro che latte di capra per otto giorni, con lo scopo di liberare il corpo dai parassiti).

Dopo sole due pubblicazioni cartacee, quindi, Goop e Condé Nast hanno rotto il loro rapporto. La notizia ha generato accese discussioni online: c’è chi accusa Goop di diffondere fandonie, e chi difende le sue proposte alternative. Paltrow ammette di essere stata costretta ad assumere, sempre a malincuore, un fact-checker interno. Ovviamente, grazie a questo tipo di dibattiti sulla veridicità o meno delle cure, il traffico del sito non fa che aumentare.

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