A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
L’inquietante pubblicità in cui Gazprom avvisa l’Europa che l’inverno sta arrivando
Un uomo bardato in una tuta da lavoro blu e nera cammina verso una struttura industriale, sulla sua schiena il logo di Gazprom, attorno a lui il bianco della neve e dell’aria invernale. Una manopola che gira tutta da un lato, l’ago che indica la pressione del gas che scende a zero, le nuvole che si addensano nel cielo, il gelo che taglia le strade di Bruxelles, Berlino, Parigi e Londra. Mentre le immagini ci mostrano l’immediato futuro dell’Europa nei piani della Federazione russa, in sottofondo la voce di una donna canta una canzone folkloristica intitolata “L’inverno sarà lungo” e scritta da Yuri Vizbor: «Guarda al di là del fiume, l’autunno sta pian piano morendo… E l’inverno sarà lungo, solo crepuscolo e neve». Tra un’immagine e l’altra delle capitali europee investite dal gelo, si vedono fornelli che si spengono all’improvviso, pale per l’energia eolica che si fermano, pannelli solari che smettono di funzionare.
🤡 "Gazprom" is trying to intimidate Europe, but so far they have only managed to make it laugh
"Gazprom" has published a video titled "It's going to be a long winter". In the video, the company cuts off gas and shows how an "ice age" is coming to #Europe. pic.twitter.com/hzVxY28cUm
— NEXTA (@nexta_tv) September 5, 2022
Si tratta dell’ultimo spot di Gazprom, che in questi giorni è girato moltissimo sui social, e certamente non è solo una trovata pubblicitaria ma anche un strumento di pressione politica (Gazprom è, d’altronde, un’azienda di Stato). In questi giorni, infatti, la questione che tutti i governi europei stanno discutendo è come riusciranno i Paesi dell’Unione ad affrontare il prossimo inverno senza poter più fare affidamento sul gas russo. È stata la stessa Gazprom, nelle scorse settimane, a confermare che il gasdotto Nord Stream 1 è chiuso e chiuso resterà, nonostante fino a pochi giorni fa l’azienda avesse assicurato che le forniture – in particolar modo quelle verso la Germania – sarebbero tornate alla normalità entro domenica. La ragione ufficiale per questo ennesimo ritardo sarebbero dei necessari e urgenti lavori di manutenzione da realizzare nella struttura, lavori che richiederebbero una chiusura prolungata. In più, Gazprom ha anche affermato che per il completamento di questi lavori di manutenzione ci vorrà più tempo del previsto a causa delle sanzioni imposte alla Russia dall’Occidente, sanzioni che stanno rendendo complicato il prosieguo dei lavori.
Ovviamente, in Europa e in Occidente nessuno crede alla versione dei fatti russa. Che il gas e il petrolio siano due delle armi con le quali Putin sta combattendo la sua guerra è cosa risaputa, e questo spot di Gazprom in cui si cerca di spaventare i cittadini europei con la minaccia di una nuova “era glaciale” in arrivo tra pochi mesi non è che un’ennesima conferma.