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18:39 giovedì 9 ottobre 2025
Nel pc e nel telefono del piromane che ha appiccato l’incendio di Los Angeles sono state trovate immagini di incendi generate con ChatGPT Jonathan Rinderknecht, 29 anni, aveva chiesto all'AI di fargli vedere «immagini distopiche di città in fiamme con una folla nel mezzo».
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László Krasznahorkai ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2025 Lo scrittore ungherese, 71 anni, è stato premiato «per la sua opera trascinante e visionaria, capace, in un'epoca di terrori apocalittici, di riaffermare il potere dell'arte».
Dopo il successo al cinema di Le città di pianura, su Mubi arriva l’opera prima di Francesco Sossai, Altri cannibali È un horror, parla di cannibali (ovviamente) e finora era stato praticamente introvabile a causa della mancata uscita nelle sale.
Francis Ford Coppola sta cercando attori in Calabria per il suo nuovo film, che sarà girato tutto in italiano Distant Vision è un liberissimo adattamento dei Buddenbrook: sarà il primo film in italiano del regista e pure il suo primo film girato in Calabria.
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L’oro è sempre più caro Il suo prezzo ha superato i 4 mila dollari all’oncia (28,3 grammi) registrando il più grande rialzo dagli anni ’70.
L’ex marito di Gisèle Pelicot ha contraddetto uno dei condannati che sosteneva di non sapere che la donna fosse stata sedata durante le violenze Husamettin Dogan, uno dei 51 condannati nel primo processo, aveva fatto appello eccependo di non sapere che la donna fosse stata drogata dal marito.

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09 Ottobre 2025

Gioia e commozione hanno travolto sia la Striscia di Gaza che Israele all’annuncio del cessate il fuoco tra Hamas e l’Idf. I festeggiamenti sono scoppiati in tutta la Striscia all’arrivo della notizia del sì di Hamas al piano di pace proposto dagli Stati Uniti e da Israele, un sì giunto dopo giorni di lavoro diplomatico in Egitto. Anche nei festeggiamenti però le distanze tra i due popoli restano, così come sottolineato in un reportage del Guardian che ha raccolto le reazioni ufficiali e le voci delle persone scese in strada per festeggiare. 

Sul fronte palestinese il sentimento prevalente, oltre alla gioia, è l’incredulità: tra la popolazione in pochi credevano che sarebbe arrivato l’accordo. Dopo mesi di bombardamenti incessanti, circondati dalla distruzione, in molti faticano a realizzare che il conflitto potrebbe essere davvero finito. Eyad Amawi, un soccorritore che lavora a Gaza, spiega così la speranza e l’incredulità della popolazione: «Un momento ci crediamo, il successivo ci sembra impossibile. Proviamo sentimenti contrastanti, oscilliamo tra la gioia e la tristezza». Il timore è che l’accordo alla fine, per qualche ragione, non venga rispettato o salti. Amawi sottolinea anche come, se le armi davvero taceranno, bisognerà affrontare la devastazione di Gaza e prepararsi a un lavoro di recupero materiale e psicologico che sarà lunghissimo e difficilissimo. Come si legge sempre sul Guardian, nonostante le grandi incertezze attorno a questo piano di pace, le popolazioni serbano forti speranze: «Se implementato, l’accordo avvicinerà le parti alla fine della guerra più di qualsiasi altro precedente tentativo […]», scrive Kate Lamb.

Anche sul fronte israeliano la gioia è venata di tensione e tristezza. Tutto ruota attorno ai familiari dei 22 ostaggi ancora prigionieri di Hamas e all’incertezza rispetto ai tempi della loro liberazione e dell’identità degli ostaggi ancora in vita. Netanyahu ha parlato di un grande giorno per Israele, assicurando che «con l’aiuto di Dio, tutti i sopravvissuti torneranno a casa». Oggi, giovedì 9 ottobre, è stato convocato il Consiglio dei ministri che dovrebbe ratificare l’accordo di pace (Bezalel Smotrich, ministro dell’Economia e delle Finanze, ha già annunciato che voterà contro). Hanno festeggiato sui social anche alcuni degli ostaggi liberati negli scorsi mesi, mentre i familiari di quanti ancora mancano all’appello vivono nell’attesa, nella speranza e nella tensione. Il processo di elaborazione di quanto successo in questi due anni sarà lungo e doloroso anche in Israele, ovviamente. Adesso però è il momento della commozione e anche dell’entusiasmo: a Tel Aviv alcuni si spingono a dire che Trump meriterebbe il Nobel per la Pace per il risultato ottenuto con questa iniziativa diplomatica. 

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