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08:56 lunedì 27 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Potrebbero aver scoperto il primo fossile di un embrione animale

28 Novembre 2019

Si chiama Caveasphaera ed è una creatura che ha vissuto sulla Terra circa 609 milioni di anni fa, ritrovata per la prima volta nel 2000 in Cina. Osservati al microscopio, i fossili di Caveasphaera si sono poi rilevati degli ammassi di centinaia di migliaia di cellule: sin dal loro ritrovamento, gli scienziati si sono chiesti che tipo essere vivente fosse e, soprattutto, se fosse plausibile che si trattasse di cellule in via di sviluppo verso un organismo animale compiuto. Ora sembra arrivata una prima conferma. Come riporta il New York Times, infatti, un team di ricercatori ha pubblicato uno studio su centinaia di nuovi fossili di Caveasphaera, utilizzando fasci di raggi X ad alta potenza per creare immagini tridimensionali delle cellule. Gli studiosi sostengono si tratti di embrioni di primi animali o dei loro parenti stretti.

La comunità scientifica, però, non è del tutto convinta: è molto difficile stabilire se si tratti davvero di cellule animali o di cellule di organismi molto più semplici. Si tratta infatti di una possibilità controversa, perché i primi fossili di animali sono rari e individuarli è un’operazione perigliosa, perché tutti gli animali, «dalle coccinelle alle balene, si sviluppano allo stesso modo. Iniziano la loro vita come uova fecondate, che si moltiplicano in una palla di cellule. Le cellule si muovono all’interno dell’embrione, che poi si trasforma in un corpo multicellulare fatto di diversi tipi di tessuti». Ecco perché è difficile stabilire se i fossili di Caveasphaera siano cellule di organismi più complessi, tanto più quando possediamo solo minuscole cellule.

«Non abbiamo delle prove schiaccianti», ha commentato David Bottjer, un paleontologo dell’Università della California che non era coinvolto nel nuovo studio. «La domanda è se si tratta di animali e siamo ancora al punto in cui rispondiamo “Sì, forse lo sono oppure no, forse non lo sono”», ha aggiunto. Anche Nicholas Butterfield, paleontologo dell’Università di Cambridge, è piuttosto scettico, «Non sarei sorpreso se alcune di queste cose fossero animali. Ma cosa possiamo fare per dimostrarlo? I fossili di Caveasphaera potrebbero essere molte cose diverse» ha concluso, aggiungendo che assomigliano molto anche ad ammassi di batteri. Philip C. J. Donoghue, paleontologo dell’Università di Bristol che ha studiato i fossili per 15 anni, ha dichiarato: «Mi piacerebbe moltissimo che fossero animali, ma potrebbero anche essere molte altre cose. Credo che le prove siano là fuori, che aspettano di essere trovate. Ci servono solo altri anni per elaborare tutto il materiale», ha concluso.

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