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09:43 martedì 19 agosto 2025
Il completo, che forse non è un completo, indossato da Zelensky nell’incontro con Trump ha causato un enorme litigio tra gli scommettitori online Milioni scommessi sul fatto che Zelensky avrebbe o non avrebbe indossato un completo. E ora una accesissima discussione attorno alla domanda: ma è un completo, quello?
A quanto pare Lana Del Rey è molto arrabbiata con Ethel Cain, ma nessuno ha ancora capito perché Le ha lanciato una frecciatina in una traccia del nuovo album e l'ha bloccata su Instagram: perché ce l'abbia così tanto con Cain, però, non è chiaro.
La sinistra mondiale va così male che è riuscita a perdere le elezioni anche nella Bolivia socialista Il Movimiento al Socialismo governava dal 2005, ma al primo turno è arrivato a malapena quarto. Al ballottaggio vanno un candidato di centro e uno di centrodestra.
A Liam Gallagher hanno vietato di lanciare tra il pubblico tamburello e maracas alla fine dei concerti perché le persone si picchiavano pur di accaparrarseli È stata l'organizzazione del concerto a dirglielo, per evitare che i fan si «strizzino i capezzoli a vicenda, si tirino le orecchie, si prendano a ginocchiate nelle parti basse».
È morto Ronnie Rondell, l’uomo che andava a fuoco sulla copertina di Wish You Were Here dei Pink Floyd Ci vollero 15 tentativi per ottenere lo scatto perfetto, un'impresa che mise a dura prova anche uno stunt man come lui, sopravvissuto alle riprese più spericolate della storia del cinema.
Sally Rooney ha detto che donerà i proventi degli adattamenti Bbc dei suoi romanzi a Palestine Action Lo ha scritto in un articolo pubblicato sull'Irish Times, in cui attacca (di nuovo) il governo inglese per le sue posizioni filoisraeliane.
Terence Stamp è stato l’attore inglese più amato dal cinema italiano Teorema di Pasolini, Tre passi nel delirio di Fellini, Una stagione all'inferno di Nelo Risi e molti altri: negli anni '70 Stamp, morto il 17 agosto a 87 anni, fu "adottato" dal cinema italiano.
È morto a 94 anni Gianni Berengo Gardin, uno dei più grandi fotografi italiani Con i suoi scatti in bianco e nero ha raccontato l’Italia nel pieno dei suoi cambiamenti: dal boom industriale alle grandi navi a Venezia.

Filippo Bernardini, “il ladro di manoscritti”, potrebbe evitare il processo

14 Luglio 2022

All’inizio di quest’anno era stato risolto uno dei misteri che da anni inquietavano il mondo dell’editoria: quello dello “spine collector”, del ladro di manoscritti al quale Vulture aveva dedicato uno stupendo pezzo-inchiesta nell’agosto del 2021. Mercoledì 5 gennaio l’Fbi aveva arrestato all’aeroporto JFK di New York Filippo Bernardini, ventinovenne nato ad Amelia, in provincia di Terni, con l’accusa di aver sottratto con l’inganno decine di manoscritti ad autori ed editori di mezzo mondo (per farne cosa, però, non si è mai capito davvero: Bernardini quei manoscritti pare non li abbia mai messi in vendita, nessuno dei libri sottratti è mai apparso nemmeno su internet prima dell’uscita ufficiale in libreria).

Al momento dell’arresto Bernardini si era mostrato piuttosto confuso: continuava a chiedere agli agenti speciali Fbi come potesse lui, un cittadino italiano, essere indagato e processato negli Stati Uniti. D’altronde, la sua specialità, quando lavorava a Simon & Schuster, erano i diritti editoriali internazionali, nel tempo libero sognava di diventare traduttore, il diritto penale non gli era mai interessato. Fu la sua avvocata, Hannah McCrea, a spiegargli la gravità della situazione: Bernardini rischiava di trascorrere anni in una prigione federale americana, condannato per furto d’identità e frode telematica. È per questo che McCrea ha scelto una strategia di difesa particolare, una che, stando a quanto riporta il Guardian, potrebbe evitare a Bernardini la pena carceraria.

Dopo aver essere riusciti a evitare al loro assistito la custodia cautelare in attesa di giudizio (dietro pagamento di una cauzione di 300 mila dollari e l’obbligo di rimanere, monitorato, a New York), gli avvocati di Bernardini si sono subito messi al lavoro per siglare un accordo con la pubblica accusa. Lo strumento legale scelto per evitare guai peggiori a Bernardini si chiama deferred prosecution. È una via percorribile per chi è accusato di reati di frode, specie quelli di natura finanziaria. Funziona così: l’accusa acconsente a sospendere la sua attività nei confronti dell’indagato, a patto che questo esaudisca determinate richieste fatte dall’accusa stessa entro un preciso periodo di tempo. È un accordo possibile solo con l’assenso del giudice e, stando al poco che se ne sa in questo momento, dovrebbe prevedere da parte di Bernardini il pagamento di una sanzione pecuniaria piuttosto rilevante o una qualche forma di collaborazione con la procura. Bernardini era atteso in aula di tribunale a inizio di questo mese ma, vista la possibilità di accordo tra accusa e difesa, il giudice ha deciso di rimandare l’udienza al prossimo 10 settembre. Bernardini, nel frattempo, continua a dichiararsi innocente, del tutto estraneo ai fatti per i quali è sotto inchiesta.

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