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È morta a 101 anni la donna che diede il nome all’hula hoop Joan Anderson scoprì il gioco in Australia e ne coniò il nome, ma il suo contributo venne riconosciuto solo cinquanta anni dopo.
Starbucks chiuderà i punti vendita automatizzati perché mancano di “calore umano” Le vendite dei caffè da ordinare con l'app e da ritirare senza potersi sedere non sono andate bene.
Il debutto di Dario Vitale da Versace non sarà una sfilata ma uno show "intimo" In un'esclusiva su Wwd, il brand ha annunciato che la prima collezione del nuovo Direttore creativo «renderà omaggio al passato e guarderà al futuro».
La popolarità delle bevande a base di matcha ha prosciugato le riserve mondiali La matcha mania mette in seria difficoltà i produttori giapponesi, mentre la preziosa polvere verde viene spesso usata in modo improprio. 
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In Cina la produzione dei Labubu contraffatti è diventata un business pericoloso Dopo la stretta governativa su falsi, i produttori di Lafufu hanno creato un mercato clandestino, coinvolgendo insospettabili pensionate. 
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Anche la Fifth Avenue di New York ridurrà le corsie per le auto e raddoppierà i marciapiedi

23 Ottobre 2024

A settembre era arrivata la notizia della prossima pedonalizzazione di Oxford Street a Londra, poco più di un mese dopo anche il sindaco di New York Eric Adams ha fatto un annuncio simile: la Fifth Avenue, nelle parti che vanno da Bryant Park e la 42esima Strada e da Central Park alla 59esima, diventerà «un viale pensato esclusivamente per i pedoni». Se il progetto dovesse davvero essere realizzato, si tratterebbe della prima ristrutturazione della Quinta Strada in oltre duecento anni.

L’intenzione del Comune è quella di aumentare lo spazio dedicato ai marciapiedi e di diminuire il numero di corsie per le macchine: ora sono cinque, in futuro dovrebbero essere tre, una di queste tre, quella centrale, una corsia preferenziale riservata ai mezzi del trasporto pubblico. Gli attraversamenti pedonali diventerebbero più corti e questo permetterebbe di recuperare molto spazio per aggiungere zone verdi. Secondo le prime stime, lo spazio occupato dai marciapiedi aumenterà del 50 per cento. «I newyorchesi si meritano un viale che diventi simbolo della città e che la metta alla pari di tutte le altre grandi metropoli del mondo», ha detto Adams nella conferenza stampa di presentazione del progetto.

Se tutto dovesse andare come previsto, il progetto sarà finito entro la prossima estate, e da quel momento in poi si potrà cominciare a pensare a una data di inizio lavori. In ogni caso, la questione si è fatta urgente per la città e per i suoi abitanti: il traffico crescente ha reso sempre più difficile godersi Fifth Avenue come destinazione per shopping e passeggiate. Lo spazio è poco e, a detta dello stesso Adams, non è più tollerabile che le 23 mila persone che ogni ora, ogni giorno, passano per la strada siano costrette a camminare «strette come sardine in una scatoletta, su marciapiedi minuscoli. Questa cosa non ha senso».

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