Hype ↓
03:39 giovedì 11 settembre 2025
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.
Migliaia di registi, attori, sceneggiatori e lavoratori del cinema hanno firmato un appello per boicottare l’industria cinematografica israeliana Tra questi anche Yorgos Lanthimos, Olivia Colman, Tilda Swinton, Javier Bardem, Ayo Edebiri, Riz Ahmed e Josh O’Connor.
Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti, le dimissioni del Presidente del Consiglio e il Parlamento in fiamme In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

Storia dell’amante di Fidel reclutata dalla Cia per avvelenarlo

28 Novembre 2016

La Cia ha tentato di uccidere Fidel Castro molte volte: secondo il militare cubano Fabián Escalante, i tentativi falliti di assassinare il leader cubano sarebbero stati addirittura 638. Uno degli episodi più noti e discussi riguarda Marita Lorenz, una sua ex amante reclutata dalla Cia per avvelenarlo nel 1960, ma che non riuscì a portare a termine la sua missione: al contrario, andò a letto con il suo ex. La storia di Lorenz era stata raccontata da un ampio profilo di Vanity Fair negli anni Novanta, che è stato ripreso da Jezebel all’indomani della morte del leader cubano.

Lorenz conobbe Castro nel 1959, lo stesso anno della rivoluzione cubana, a bordo di una nave capitanata dal padre di lei: «Quando Fidel ti parla, ti guarda sempre diritto negli occhi, mi ha subito messo in soggezione» avrebbe raccontato Lorenz. Nel giro di poche settimane lei divenne la sua amante, andando ad abitare per sei mesi negli appartamenti del lìder maximo presso l’Habana Hilton, di fatto tollerata dalla compagna di lui, Celia Sánchez.

amante castro

Quando la relazione terminò, Lorenz si trasferì a Miami, in Florida, che nel frattempo si era trasformata nell’epicentro degli esuli cubani contrari alla rivoluzione. La donna ha cominciato a covare rancore nei confronti di Castro dopo avere vissuto un aborto, non è del tutto chiaro quanto spontaneo, in cui forse sospettava il coinvolgimento di Fidel: «Quando era incinta di sette mesi e mezzo, qualcuno le ha messo qualcosa in un bicchiere di latte, si è risvegliata in ospedale con un medico che le diceva che andava tutto bene. Quando si è risvegliata un’altra volta, le hanno detto che il bambino era stato portato via a causa dei nemici di Fidel», riassume Jezebel. Un dossier dell’FBI parla di voci secondo cui «è stata drogata e portata in un ospedale dove è stata effettuata un’interruzione di gravidanza».

Una volta a Miami, Lorenz è stata reclutata della Cia, nella celebre Operation 40, cioè il programma di reclutamento di esuli cubani in funzione anti-castrista che sarebbe culminato nella Baia dei porci. «Prima ancora di accorgermene, diventai una spia» racconta a Vanity Fair. Fu spedita all’Havana con due pillole di tossina botulinica «che sembravano fatte di gelatina bianca» per avvelenare Fidel e altre pillole da ingerire lei stessa: «Era qualcosa che la Cia ti dava per farti sentire forte, coraggioso, indifferente come una vera spia».

Nonostante le pillole che avrebbero dovuto farla sentire «indifferente come una vera spia», Lorenz non trovò il coraggio di ucciderlo. Quando si trovò da sola in una stanza d’albergo con Fidel, lui le domandò: «Sei venuta qui per uccidermi?». Lei rispose: «Sì, e volevo vederti», al che il leader cubano tirò fuori la sua pistola e gliela porse. La donna non trovò il coraggio di sparare, i due fecero l’amore, poi Castro andò a tenere un discorso, Lorenz gli lasciò un biglietto in camera e se ne andò.

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.