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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

Il “like” di Facebook VS il Primo emendamento

07 Maggio 2012

Il primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, quello che sancisce la libertà d’opinione e di religione, non si può applicare a un’azione comune nelle nostre vite online: cliccare il pulsante Like su Facebook. Lo ha deciso il giudice federale di Norflok in Virginia, Raymond A. Jackson, alla fine di un processo che ha visto coinvolti uno sceriffo locale e sei persone che aveva assunto per aiutarlo durante la campagna elettorale.

Il problema è sorto quando uno dei suoi sostenitori, Daniel Ray Carter, ha espresso il proprio apprezzamento digitale nei confronti di Jim Adams, candidato sfidante di Jackson. Un gesto che ha spinto lo sceriffo a licenziare Carter e altri suoi colleghi per ristabilire la giusta “armonia” nel luogo di lavoro e per reclutare personale più “fedele” alla causa.

Il tutto è finito in un aula di tribunale, dove ci si aspettava che un innocuo “like” su Facebook fosse considerato espressione della libertà di opinione e che lo sceriffo venisse condannato per aver reagito duramente a un semplice click online. E invece il giudice Jackson ha sottolineato la differenza tra un semplice post (protetto dal Bill of Rights) e un like, che rappresenta un appoggio differente, una vera e propria presa di posizione, e ha decretato che tale azione non è tutelata dal Primo emendamento.

(via The Atlantic Wire)

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