Hype ↓
01:18 lunedì 15 dicembre 2025
Hbo ha svelato le prime immagini di Euphoria 3 ma della trama di questa nuova stagione non si capisce ancora niente Ben 13 secondi di video che anticipano la terza stagione, in arrivo nel mese di aprile, in cui si vedono tutti i protagonisti e le protagoniste.
Nel 2026 OpenAI lancerà una modalità di ChatGPT per fare sexting Sarà una funzione opzionale e disattivata di default, che rimuoverà i limiti attualmente imposti al chatbot sui prompt con contenuti sessuali.
Una ricerca ha dimostrato che la crescita economica non è più legata all’aumento delle emissioni di CO₂ E, di conseguenza, che la transizione energetica non è un freno all'aumento del Pil, neanche nei Paesi più industrializzati.
Reddit ha fatto causa al governo australiano per aver vietato i social ai minori di 16 anni La piattaforma è convinta che la legge anti soci isoli i minorenni e limiti la loro voce politica nella società, fornendo benefici minimi.
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è piena di turisti ma anche di soldati Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.

L’Arabia Saudita ha giustiziato un membro della famiglia reale

24 Ottobre 2016

Qualche giorno fa l’Arabia Saudita ha giustiziato il principe Turki Bin Saud Al-Kabir, a distanza di quarant’anni dall’ultima pena capitale nei confronti di un membro della famiglia reale. Come riporta il Washington Post, il principe aveva sparato, e ucciso, un cittadino saudita durante una rissa, ed è stato condannato a morte dal re Salman: a nulla è servita l’offerta milionaria che la famiglia reale ha fatto a quella della vittima.

Dalla fine degli anni Settanta, quando era stato decapitato un principe che aveva ucciso lo zio – il re Faisal – ed era stata giustiziata per adulterio una principessa, era già successo che un membro reale venisse condannato, ma alla fine aveva sempre evitato l’applicazione della pena capitale. Stavolta è andata diversamente, e il fatto ha generato reazioni contrastanti, divise tra chi ha criticato le leggi dello Stato e chi ha elogiato l’integrità del re nel trattare allo stesso modo tutti i cittadini. Tra questi ultimi c’è anche il principe Faisal bin Farhan Al Saud, che ha affermato che la morte del cugino dimostra che «nessuno è al di sopra della legge».

La novità legata alla morte di Turki Bin Saud Al-Kabir è stata, inoltre, che i suoi ultimi giorni sono stati testimoniati dai social media, cosa molto rara per un regno marcatamente conservatore. L’imam della moschea di Al Safa, Mohammed al-Masloukhi, ad esempio, ha descritto tutta la vicenda sui suoi canali social, dall’offerta del denaro “di riparazione” alla famiglia della vittima a quando il principe ha ricevuto le ultime visite in prigione. Al-Masloukhi ha detto, poi, che il ragazzo ha pregato fino all’alba, cioè quattro ore e mezzo prima di essere giustiziato: in quel momento – come ha spiegato in un tweet – il padre della vittima ha assistito alla scena con «un’espressione impassibile».

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.