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Per la prima volta solare ed eolico hanno prodotto il 10 per cento dell’elettricità mondiale

30 Marzo 2022

Secondo una ricerca svolta da Ember, think tank specializzato in clima ed energia, e riportata da Bbc, il 2021 sarà ricordato come una pietra miliare nella strada verso la transizione energetica. L’anno scorso, infatti, è stato il primo in cui il 10 per cento della domanda di energia elettrica mondiale è stata soddisfatta grazie a pannelli solari e turbine eoliche. Dal 2015, anno in cui fu firmato l’accordo di Parigi, a oggi, solare ed eolico hanno praticamente raddoppiato il loro contributo al fabbisogno energetico mondiale. Mettendo in conto anche le altre fonti di energia rinnovabili attualmente a disposizione, nel 2021 esse hanno fornito il 38 per cento dell’elettricità globale. 

Particolarmente significativo il fatto che questo traguardo sia stato raggiunto in un anno in cui la domanda di energia è aumentata tantissimo: secondo Ember, nel 2021 la richiesta di elettricità è cresciuta talmente tanto che è come se alla rete elettrica mondiale si fosse aggiunta una nuova nazione, grande e popolosa quanto l’India. Un aumento della domanda che, in ottica di transizione energetica, ha portato anche un effetto indesiderato: era dal 1985, infatti, che non usavamo così tanto carbone a scopo di produzione di energia. C’entrano, ovviamente, gli intoppi nel funzionamento della supply chain mondiale e anche la guerra in Ucraina: a causa di questi eventi, a oggi è spesso più conveniente comprare carbone invece che gas.

Nonostante quest’ultimo dato, il sempre maggior impiego delle rinnovabili è un motivo di ottimismo, una ragione per credere che sia ancora possibile tenere a bada l’aumento della temperatura. Partendo dai risultati di questa ricerca, gli esperti di Ember hanno infatti affermato che gli obiettivi che ci siamo preposti negli accordi di Parigi sono «raggiungibili».

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